martedì 7 ottobre 2008

A me fa un po' sorridere

A me fa un po' sorridere che uno dei popoli piu' colpiti da questa crisi finanziaria (che si puo' riassumere sinteticamente in queste quattro slides presentate da Paulson e Bernanke ai leader mondiali in un meeting segreto ad altissimo livello) sia quello Islandese. 300k anime e milioni di ettari di ghiaccio, dell'Islanda fino a ieri si sapeva solo che aveva una capitale impronunciabile e la cantante Björk. Oggi son con le pezze al culo, e la stampa italiana non ha nulla di meglio da fare se non pigliarli in giro.

Che piu' ci penso e mica me li vedo sti Islandesi pirati della finanza mondiale, speculatori sui derivati a Wall Street o ricettatori di opzioni sui mutui. Sembrano tanto carini, piccini, con le guancette rosse e dediti ad una vita morale e in sintonia con la natura.

E invece no: vuoi che i banchieri islandesi sono dei diavoli avidi di danaro, oppure vuoi che avevano semplicemente le fette di prosciutto sopra gli occhi, oggi la povera isoletta in culo ai lupi si ritrova con le pezze al culo. Che sfiga, mi sa che ora gli tocca pure aderire all'Europa Unita: oltre il danno, la beffa!

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