lunedì 29 dicembre 2008

Auguri di buon Natale e felice anno nuovo dalla redazione

E' da un po' che non scrivo, vediamo che e' successo in queste ultime settimane.

Dopo i vari incidenti che mi son capitati, il mio padrone di casa mi ha gentilmente offerto il suo garage per preservare la macchina durante la mia assenza. Gia', forse non l'ho detto: ho passato una settimana a Turin, la settimana di Natale.

Come al solito sul volo per Torino ho incontrato Chiara, e ci siamo un po' aggiornati sulle avventure dell'anno trascorso.

Il fajitas party quest'anno e' stato all'insegna di un pollo un po' piu' duro del solito: ho infatti imparato a mie spese che il 'durello' e' effittavamente una parte 'dura' del polletto, e si abbina poco con la fajitas, che richiede petto o coscia. Vabe', sara' per l'anno prossimo.

Non son riuscito ad incontrare tutti durante questa settimana trascorsa, direi che ho trovato circa la meta' delle persone che volevo: mi rifaro' la prossima volta.

Torino e' parecchio fredda. Rispetto a qua dove sono, Torino sembra il polo nord. Non chiedetemi perche', ma qui non fa mai cosi' freddo come a Torino. Un esempio su tutti: ieri son andato a fare la spesa al Morrisons, in felpa. Se fossi andato all'Auchan a Torino in felpa, sarei morto ibernato.

Ho ufficialmente deciso che torno a sciare, il prossimo anno. Niente tavola, solo sci. Ma dal prossimo inverno.

Il volo di ritorno e' stato un po' tribolato. Prima l'aereo ritardato di un'ora e mezzo alla partenza, poi io che son stato male causa stomaco vuoto (per fortuna ho chiacchierato come al solito tutto il tempo, sono il terrore dei miei vicini di sedile). Arrivato a Stansted ovviamente avevo perso il treno, ho dovuto aspettare un'ora per quello dopo. La coincidenza a Peterbrough con il treno per Darlington era saltata pure quella, cosi' aspetto un'altra ora per il nuovo treno.. alla fine della fiera son arrivato a casa alle 8 di sera. Contando che ho lasciato casa alle 9 del mattino, il viaggio e' durato 11 ore. Credo che avrei fatto prima in treno.

A proposito di viaggio, sto cercando una via alternativa per andare a Torino da Darlington: suggerimenti sono ben accetti.

Morale della favola (o del post): questo Natale e' stato migliore di quello passato. A breve festeggero' il mio secondo anno di permanenza nel Regno Unito, ricorrenza che mi dicono cadere il 19 Gennaio. Si accettano scommesse su dove trascorrero' il prossimo capodanno!

martedì 9 dicembre 2008

72 ore dopo

72 ore dopo la bici, son rimasto di nuovo vittima della micro criminalita' Darlingtoniana. Cazzo, ma che sfiga.

Domenica notte un tizio, passando a fianco alla mia macchina, ha deciso (senza mia previa autorizzazione) che il sedile del passeggero era decisamente migliore con un bel masso sopra e tanti vetri rotti intorno. Io ovviamente non ero dello stesso parare, ma non sono stato interpellato.

Stamattina, a parte lo stupore e £80 in meno per avere un nuovo vetro, mi chiedevo: ma perche' cazzo c'hai tirato un sasso dentro? La macchina dentro non e' stata toccata: stereo, cassette, cd, tutto in ordine. C'e' persino l'ipod che avevo lasciato. Poi, mentre stavo andando in ufficio con il vetro nuovo, realizzo cosa manca: un dado. Possedevo due dadi blu che penzolavano dallo specchietto retrovisore, di quelli grossi di spugna. Bene, ora ce n'e' solo piu' uno.

Tu, per rubarmi un dado di spugna, mi fracassi il vetro della macchina? Sei proprio una persona povera.

sabato 6 dicembre 2008

CSI: Darlington

Torno bello fresco da 5 giorni a New York, e ieri mi fottono la bici. Stronzo, spero che ci crepi su quella bici.

Ma torniamo indietro di due anni e passa.

Era Settembre 2006, giornata calda a Torino. Io e Depa decidiamo di andare in uni in bici, come si era iniziato a fare da un po' di settimane. Lego la bici davanti all'uni: e' l'inizio di Settembre, via Pessinetto non e' la Rambla, ma qualcuno passa di tanto in tanto. E' passato anche un ladro, che mi ha distrutto catena e lucchetto, e si e' portato via la bici. Si e' preso pure la catena, vuoi che magari non la rivendi per due euro?

Incazzato come una iena vado dal comando dei Carabinieri di Corso Regio Parco. Dopo aver aspettato un'ora all'ingresso, espongo la mia disavventura al Carabiniere di fronte a me. Lui ascolta, ascolta, ascolta. Quando smetto di parlare, mi chiede: "E vabbuo', che ce dobbiamo fare?". Io lo guardo, un po' perplesso, e gli dico: "Be', vorrei sporgere denuncia ovviamente". Lui mi risponde: "Ma che ce fa la denuncia a fare, tanto nun la troveremo mai, sa quante bici vengono rubate ogni giorno?". Io passo dal perplesso all'incazzato nero. E questi sarebbero i Carabinieri? Mi incazzo, alzo un po' la voce, e gli dico "Senta, adesso lei scriva la denuncia, probabilmente non la troverete mai, ma io voglio comunque sporgere la denuncia". Ma che cazzo scusa, se pure i Carabinieri ti dicono di non sporgere denuncia che tanto e' inutile, che devo fare? Andarle a rubare pure io le bici? Stendo un velo pietoso sulla denuncia, che dovrei averla ancora a casa: la mountain bike e' diventata muntan baicke.. ma vabbe', alla fine non parlano neppure italiano, non ti puoi aspettare l'inglese.

Giovedi' 4 Dicembre 2008

Ho prestato da un po' di settimane la bici al mio coinquilino, dato che la sua macchina e' al garage per riparazioni. Lui torna a casa, apre il cancello del giardino dietro casa, chiude il cancello a chiave, lascia la bici nel giardino, va in casa a fare una telefonata e una siga, prima di riporre la bici dentro il bike shelter. Mentre era in casa, un simpatico giovanotto ha scavalcato il cancello, lo ha aperto dall'interno, e se l'e' svignata con la mia bici.

Chiamo i Carabinieri di Darlington. Anzi, dato che non avevo il numero, chiamo il 999 e chiedo di mettermi in comunicazione coi Carabinieri di Darlington. 10 secondi dopo stavo parlando con qualcuno qua di Darlington, che mi dice che in serata sarebbero passati loro a raccogliere le prove e fare un verbale. Rimango gia' stupefatto da questo. Due ore dopo suona la porta, un giovanotto un po' fumato del reparto investigativo mi chiede se posso accompagnarlo sulla scena del crimine. Attenti a non calpestare le impronte lasciate sulla neve dal ladro, l'Horatio Caine di Darlington scatta mille foto del giardino, per poi passare alla cera liquida da mettere sulle impronte del malfattore lasciate sulla neve. Nel frattempo mi racconta dell'assassino che ha scovato un anno fa proprio graze alle impronte lasciate sulla neve. La cera si solidifichera' nella notte, e ripassera' domani a riprendersela. Nel frattempo gli lascio una copia della fattura della bicicletta, e se ne va.

L'indomani non sono a casa: passa comunque un pulotto, che lascia un numero di verbale al mio padrone di casa, dicendo di non preoccuparsi e che faranno tutto il possibile per trovare la bici, anche se dicono che e' abbastanza difficile. Dicono che a Natale e' abbastanza comune che le bici vengano rubate, ed hanno un tasso di restituzione del 25%.

Ora, son convinto che la bici non saltera' mai fuori. Detto questo, mi sento in dovere di fare i miei complimenti ai Carabinieri locali per come si son comportati in questa situazione. Non troveranno la mia bici, ma per lo meno la gente sa che si sbattono, anche per problemi infimi come questi.