giovedì 1 novembre 2012

Anche a Londra ci sono le diatribe condominiali

Una cosa a cui non avevo mai pensato durante l'acquisto della casa erano le diatribe condominiali.

Negli ultimi anni ho vissuto sempre in case - tranne una breve parentesi di 6 mesi a Nottingham in un flat. Per definizione, la casa non e' un condominio, quindi non c'e' nessun territorio da spartire con un estraneo. Ok, hai sempre dei vicini di casa, ma ognuno si preoccupa della propria spazzatura, del proprio giardino, del proprio orticello.

Il mio nuovo flat e' in una casa vittoriana convertita in diversi appartamenti, 6 in tutto. Stando al primo piano, ho vicini di casa sotto, a fianco e sopra. Brava gente, intendiamoci: la coppia di sotto sono due ragazzi, sopra due signori, a fianco un italiano.

Ieri mi e' arrivata una e-mail dalla signora sopra. La lettera, indirizzata a tutti i condomini, mi dava il benvenuto nella mailing list dei proprietari di casa del 32 Hillmarton Road. Ho pensato: "cazzo, questo e' l'inizio della fine. Se questi si sono organizzati con una mailing list, qui siamo alla diatriba condominiale 2.0 - un modo per rompere il cazzo ai vicini di casa pure via internet". E infatti...

La e-mail, oltre a darmi il benvenuto, poneva 5 problemi che alla signora stavano particolarmente a cuore: il tizio del piano terra dovrebbe gentilmente mettere le scarpe dentro casa e non lasciarle fuori dalla porta, il tappeto della scala sarebbe da pulire e dobbiam fare la colletta, qualcuno ha lasciato del polistirolo in giardino vicino ai cassonett.. ops. Ieri sera in fretta e furia sono andato a raccattare il polistirolo, e l'ho messo dentro i bidoni della spazzatura. Che palle.