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venerdì 28 giugno 2013

Il pippone - su passaporti e marche da bollo

Dopo una breve vacanza in Liguria, mi ritrovo a tu per tu con la guardia di finanza a discutere di passaporti e marche da bollo. Ma facciamo un passo indietro...

Correva l'anno 2008 quando rinnovo il mio passaporto Italiano al consolato di Manchester. Con mio grande disappunto, il rinnovo del passaporto implica il pagamento della marca da bollo per un anno. Pagata per la marca da bollo per un anno, non l'ho piu' rinnovata negli anni successivi. Sono stato negli Stati Uniti ed in India parecchie volte, sempre partendo da Londra, senza alcun problema. Sono stato spesso in Italia e in Europa, usando il mio passaporto, e nessun finanziere mi ha mai detto nulla. Fino allo scorso Lunedi', quando, al controllo passaporti dell'Aereoporto di Genova, l'ufficiale di turno mi fa un pippone sul fatto che non ho pagato la marca da bollo dal 2009.

Ma cos'e' la marca da bollo per passaporti? La concessione governativa per passaporto e' un balzello esclusivo del governo Italiano dal costo di €40,29 e valido per un anno legale, (ha quindi la medesima scadenza annuale del passaporto). Dal momento che l'Italia aderisce all'Unione Europea, e che quindi la Carta d'Identita' e' riconosciuta come un valido documento d'identita' da parte di tutti i governi dell'Unione Europea, la marca da bollo per passaporti non e' necessaria per viaggiare all'interno dell'Unione Europea, ma e' obbligatoria per paesi fuori dall'Unione Europea. Cosi', per andare da Milano a Londra, la marca da bollo sul passaporto non serve, mentre da Milano a NY la marca da bollo e' richiesta. Lascio a voi una riflessione sull'etica di questo balzello, io lo trovo semplicemente idiota.

Ma se uno va da Milano a NY con scalo a Londra? Dal punto di vista del governo Italiano, non cambia nulla - il passaporto uscira' dall'Unione Europea, un timbro (con data e luogo) verra' stampato all'immigrazione dell'aereoporto JFK di New York, ed al ritorno a Milano il finanziere controllera' che la marca da bollo sul vostro passaporto copra la data di permanenza a New York. Questo nei sogni del governo Italiano...

Gia', perche' se io vado a Londra con un Ryanair, vado e torno da NY con un BA e poi torno a Milano con un Ryanair, posso usare la Carta d'Identita' per il volo di Londra e il passaporto per il volo a NY. Gli ufficiali Inglesi non possono controllare la validita' della marca da bollo (dubito che sappiano cosa sia una marca da bollo...), e per l'ufficiale Italiano voi state semplicemente andando a trascorrere una vacanza a Londra.

Attenzione pero'.
  • Pagare le tasse e' un dovere di ogni cittadino Italiano. Purche' siano eque. Ritengo che questo balzello sia assolutamente inequo. L'equita' di una tassa e' un parametro molto soggettivo, quindi ognuno puo' decidere come muoversi di conseguenza. Personalmente non vivo in Italia da parecchio tempo, e non usufruisco di alcun servizio Italiano, se non i servizi consolari Italiani. I servizi consolari sono pietosi, per essere gentile, ne parlero' in un altro post.
  • La prova che siete andati fuori dall'Unione Europea rimane sul vostro passaporto. Questo implica che non dovrete mai e poi mai mostrare il passaporto senza marca da bollo ad un ufficiale delle dogane, altrimenti rischiate una multa salata (€143.58), qual'ora l'ufficiale verificasse che siete stati all'estero senza copertura di marca da bollo nei tre anni precedenti al controllo.
  • Due voli diversi per uscire dall'Italia e per uscire dall'Unione. Mi e' capitato di assistere due anni fa ad una simpatica scenetta all'aereoporto di Fiumicino. Un ragazzo stava andando a Rio, con scalo a Lisbona. Si presenta alla dogana con il passaporto senza marca da bollo, affermando che non stesse uscendo dall'Unione Europea. L'ufficiale gli chiede di mostrargli il biglietto, dove c'era chiaramente scritto che il volo era per Rio con scalo a Lisbona. A quel punto il ragazzo ha pagato la marca da bollo. Avesse avuto due voli diversi, non legati l'un l'altro, il ragazzo era a posto.
Tornando a noi. All'Aeroporto di Genova, l'ufficiale mi guarda il passaporto. Inizia a guardare tutte le paginette, e vede i timbri Americani e Indiani. E mi fa bello trullo:

Ufficiale: "Signor Cacchiani, lo sa che lei deve pagare la marca da bollo vero?".
Io: "No grazie, non mi serve, sto andando a Londra".
Ufficiale (con tono da galletto): "Eccome no. Lei e' stato fuori dall'Unione Europea parecchie volte, guardi" sfogliando il passaporto "lo sa che c'e' una multa di €143.58 per ogni anno che non ha pagato la marca da bollo" falso, e' retroattiva solo per tre anni, e €143.58 e' l'importo minimo, non fisso "quando lei rientra dalla sua vacanza le faranno pagare una multa salata guardando il passaporto".
Io: "Quindi se io mostrassi solo la Carta d'Identita' al mio ritorno, sarei a posto?".
Ufficiale (con tono da galletto ferito): "Ehmmm.. ma qui le tasse vanno pagate comunque. Vabbe', vede che coda c'e' dietro di lei, vada vada, e in bocca al lupo".
Io: "Crepi!"

giovedì 9 ottobre 2008

Ecco il passaporto, e le mie scuse

A pensar male a volte si sbaglia. Il consolato di Manchester mi ha appena spedito il mio nuovo passaporto elettronico, che sono andato a ritirare a mezzogiorno alla posta dato che stamattina ho solo vagamente sentito il postino bussare la porta alle 7.

Per avere quindi un nuovo passaporto ho impiegato quindi 8 giorni lavorativi, 6 se togliamo il lunedi' in cui ho spedito la documentazione e ieri in cui presumibilmente il passaporto e' arrivato a Darlington. Avendo fatto tutto via posta, senza procedure di urgenza ed essendo all'estero, direi che e' un risultato a dir poco straordinario. Mi complimento quindi con tutto lo staff dell'ambasciata, e segnalero' al mitico Brunetta il fatto positivo.

Cio' non toglie che potrebbero rispondere al telefono un'oretta o due in piu' al giorno, e che i £68 mi sembrano un po' cari.

giovedì 2 ottobre 2008

Addio, passaporto. Brunetta, dove sei!?

Gli americani sono fondamentalmente dei rompicoglioni. Mi sembra di averlo gia' detto in un altro post, ma continuo a ribadirlo che non fa mai male. Per andare in Us senza visto ora e' necessario procurarsi un passaporto elettronico, quello a lettura ottica non va piu' bene. Nel frattempo in Italia ci son in giro 4 tipi di passaporti, tanto per fare poca confusione: cartaceo, ottico, con foto digitale, elettronico. Ognuno di questi ha delle regole che ne determina l'ammissione o meno. Allucinante.

Io ne ho uno digitale, e devo cambiarlo con quello elettronico. Ti aspetti che al consolato Italiano alle 9 e mezzo di mattina ti risponda qualcuno sui passaporti. No. L'ufficio informazioni passaporti e' aperto un'ora e mezza al giorno, dall'una alle 2 e mezzo. Ora, io ci ho pensato un po' su, ma non son ancora riuscito a pensare che cazzo facciano gli impiegati del consolato di Manchester tutto il giorno. Molto cordiali e gentili quando ci parli, se appunto li riesci a beccare in quell'unica ora d'aria al giorno.

Mi sa che devo chiamare il malefico Brunetta per un po' di chiarimenti:
  • Il passaporto elettronico costa £70. Gentilmente, si puo' sapere perche'? In Italia costa molto meno, qua perche' costa cosi' tanto?
  • Sono iscritto all'AIRE, perche' serve ancora il "Nulla Osta" dalla procura di Torino perche' il passaporto venga rilasciato? E perche' la procura di Torino ci mette dalle due a tre settimane per dare questo benedetto nulla osta?
  • E poi, che cazzo serve il consolato di Manchester? Non trovando libero quello di Manchester, stamattina ho anche chiamato quello di Londra, che (punto A) mi ha risposto subito, e (punto B) in piu' mi ha detto che loro li fanno in giornata i passaporti se si e' iscritti all'AIRE. Ma che cazzo, perche' a Londra son piu' rapidi che a Manchester? C'e' il fuso orario di mezzo?
Ho ragione a volermene andare a Londra, pure il consolato funziona meglio.

Alla fine della fiera, ci si affida alle poste (che qua grazie a Dio funzionano). Mando il mio vecchio passaporto, un modulo per la richiesta di quello nuovo, due foto, un postal order da £70 e una busta preaffrancata al consolato, che nel giro di un paio di settimane dovrebbe mandarmi indietro il passaporto nuovo. Incrociamo le dita. Da questo momento in poi sono senza passaporto, all'estero. E hai ben voglia a dire che comunque hai la carta d'identita': qua non se la fila nessuno.

Se Brunetta non risponde, chiamo il Gabibbo. Besugo di un besugoooooo!