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domenica 12 febbraio 2017

Phuket, taxi e motorini

Altro post, altro aereo, altra destinazione! Dopo essere atterrati alle 10.30 di sera a Phuket International Airport, cerchiamo un modo per andare a Patong Beach. Tutti i chioschetti di minibus erano chiusi, e fuori dall'areoporto c'era una guerra per prendere i pochi taxi disponibili.

Sì, una guerra vera e propria. Da un lato un'orda di turisti incazzati che vuole arrivare al proprio albergo il prima possibile senza farsi spennare, dall'altro un gruppo di tassisti che non ha la minima intenzione di muoversi se non a cifre esorbitanti - fino a ฿‎1,000 a persona! Abbiamo trovato una coppia di ragazzi con cui condividere il taxi, e dopo aver capito che al parcheggio dell'aeroporto non si trovava nulla, siamo andati sulla strada principale. Lì alcuni tassisti, che probabilmente non facevano parte della mafietta che abbiamo visto prima, ci hanno proposto ฿‎800 per tutti e quattro, molto più ragionevole. Morale della favola: fate 100 metri a piedi ed andate sulla strada principale per evitare di foraggiare il raket dei tassisti dell'aereoporto.

Su internet tutti consigliano di mai mai mai lasciare il proprio passaporto quando si affitta un motorino. Peccato che ogni volta che ci abbiamo provato, tutti ce l'abbiano chiesto. Unica eccezione è stato questo garage, che al posto del passaporto chiede un deposito di ฿‎3,000; purtroppo non aveva più motorini disponnibili. Alla fine abbiamo ceduto e per fortuna non è successo nulla: parlando con tipo del motorino, mi ha detto che lui richiede un documento perché ha paura che qualcuno se ne vada via lasciando il motorino in areoporto, fregandosene del deposito.

Parlando di motorini, parliamo anche di patenti e sicurezza stradale. A prescinedere dal fatto che i thailandesi guidano come degli animali, ma questo l'avrete già letto ovunque, gli unici col casco che abbiamo visto in giro sono i turisti. Casco poi.. uno scolapasta mi sembrava più sicuro di quelle cose che ci hanno dato. Nessun poliziotto ci ha mai fermato (e per fortuna aggiungo, dato che giravamo senza patente!), quindi non posso commentare sul quali documenti servano (patente internazionale? Basta un documento con una foto? boh, su internet ho letto di tutto).

C'è un bus che fa Patong Beach - Phuket Town ogni ora dalle 8am alle 6pm. È un bus rosso, impiega mezz'oretta e costa ฿‎20. A Patong Beach lo potete prendere qua, davanti al police box.

Per finire, un consiglio su dove fare una cena "alternativa". A 15 min a piedi a nord di Patong c'è un posto dove poter mangiare pesce e carne seduti su delle stuoie con vista mare. Non e' un ristorante, bensì una serie di bancarelle "attrezzate" per l'occasione sul ciglio della strada. Ovviamente non aspettatevi un posto elegante, ma per la vista ed il prezzo non potevamo chiedere di meglio!

giovedì 9 febbraio 2017

Bangkok, Pattaya e Ayutthaya

Di nuovo in viaggio! Da Chiang Mai siamo volati a Pattaya, atterrando all'U-Tapao International Airport, un posto semisconosciuto nel mezzo del nulla. Non c'è bisogno di prenotare nessun trasferimento in anticipo: appena uscite dai controlli verrete letteralmente assaliti dalle tipelle delle compagnie di minibus, che con ฿250 a cranio vi porteranno davanti al vostro albergo. Noi siamo atterrati relativamente tardi (10.30pm) e c'erano ancora tanti minibus; il viaggio è durato mezz'oretta.

Pattaya è stato il posto che mi è piaciuto meno di tutta la vacanza. Abbiamo passato una notte sola a Jomtien beach, un posto pieno di bar frequentati da lady boys e vecchi uomini occidentali. Una delle poche cose che mi è piaciuta invece è stata il Tempio della Verità: il biglietto costa ฿500, ed include la visita guidata. Purtroppo non è possibile vedere il tempio, neanche da lontano, senza sborsare tutti i soldi.

Muoversi a Pattaya è semplice: la città si sviluppa sulla costa, ed i songthaew fanno avanti indietro tra i due estremi. Basta fermarli con la mano, salire sopra (senza parlare col guidatore, che altrimenti cercherà di truffarvi chiedendovi uno sproposito), suonare quando si scende, pagare ฿20 ed il gioco è fatto. Una guidatrice una volta ha cercato di spillarci ฿40, inventandosi scuse tipo che ci aveva trasportato molto più avanti di quello che lei era tenuta a fare ecc ecc. Noi gli abbiamo lasciato i soliti ฿20 e ce ne siamo andati, mentre lei continuava a lamentarsi.

E dopo Pattaya, Bangkok! Abbiamo preso un bus per arrivare nella capitale, e appena prima di salire abbiamo scoperto che non si possono bere alcolici in viaggio. Avevamo due birre aperte, e ce le hanno messe in stiva. Incredibilmente sono arrivate intatte a destinazione!

Di Bangkok non ho tanto da dire, tutte le informazioni le trovate su internet. I taxi sono molto economici, e vi consiglio di fare un giro sui battelli che vanno per i canali. Intorno al palazzo reale abbiamo trovato tantissime bancarelle che davano acqua e cibo gratuitamente, anche se sembravano più rivolti ai thailandesi che ai turisti. Penso che tutto questo sia stato fatto per celebrare la morte del re, e dare "conforto" ai sudditi che andavano a pagare rispetto. Detto questo, non sono sicuro se e quando questi banchetti finiranno, quindi approfittatene fin tanto che ci sono! Ah, per entrare al palazzo reale ricordate di portarvi il passaporto dietro, e il dress-code è pantaloni lunghi e spalle coperte. Se non li avete, potete affittarli sul momento, lasciando una cauzione da ฿200 e facendo un po' di coda.

Siamo andati un giorno ad Ayutthaya, e ci siamo affidati ai treni. Se avete bagagli ingombranti, potete lasciarli alla stazione: su internet consigliano di non lasciare nulla di valore, dato che il deposito della stazione non ispira troppa sicurezza. A noi per fortuna non è successo nulla, ma non rischierei lasciando tablets o macchine foto. 

Il viaggio in treno di per se è piacevole, ricordatevi solo di chiedere se volete un posto a sedere o meno quando fate il biglietto. Noi non ce l'avevamo, ci siamo fatti mezzo viaggio seduti e poi abbiamo dovuto lasciare il posto a chi aveva pagato. Non fate troppo affidamento sulla puntualità delle ferrovie locali: ad andare abbiamo avuto un ritardo di un'ora, poi abbiamo ripreso il treno in serata per andare all'aereoporto e di nuovo ritardi (di mezz'oretta sta volta). A proposito: l'aereoporto di Don Mueang si trova proprio a metà strada tra Bangkok e Ayutthaya, quindi è comodo se volete spendere solo una giornata ad Ayutthaya e poi prendere il volo.

Gia' che parliamo di aereoporti, ma com'è che fanno così schifo in Thailandia? In genere una volta passati la security e l'immigrazione, ci si ritrova in un mix tra shop, duty free, bar e ristoranti. Ma non in Thailandia. Qua invece ci si ritrova in una sala gigante con tanti posti a sedere e qualche vendor machine, se vi va bene un baretto sguarnito di ogni cosa. Punto.

martedì 31 gennaio 2017

Come muoversi a Chiang Rai

Il nostro viaggio e' iniziato a Chiang Rai, una tranquilla cittadina del nord della Thailandia. Se volate a Chiang Rai, il vostro unico mezzo di trasporto dall'aeroporto alla citta' e' il taxi. Alcune guide dicono di cercare i taxi meters (taxi dotati di tassametro) fuori dall'aereoporto e non andare con i tassisti che vi approcciano appena uscite, in modo da evitare fregature. Purtroppo tutti i taxi meter fuori dall'aeroporto che abbiammo visto noi fanno parte di un'unica cricca, e le tariffe per arrivare in citta' sono di circa ฿150.

Chiang Rai e' facile e veloce da girare, ogni due per tre ci trovavamo all'orologio centrale. Abbiamo facilmente raggiunto sia il tempio bianco che il museo nero con il bus o i songtheaw, non pagando piu' di ฿20 a corsa. Ovviamente se parlate con le guide turistiche locali vi diranno che e' impossibile raggiungere entrambe le destinazioni se non prendendo tour organizzati. Palle. Per andare sia al tempio bianco che al museo nero, prendete un songthaew qua chiedendo di portarvi verso il tempio bianco o nero: questi sono songtheaw "di linea", come dei bus, che non vi faranno pagare piu' di ฿20 e vi lascieranno a 10 minuti a piedi dalla vostra destinazione. Per tornare a Chiang Rai dal tempio bianco, aspettate qua (a fianco di una stazione della polizia) e fermate il primo bus che passa. Controllate di essere dal lato giusto della strada: dovete andare verso nord! Invece, per tornare a Chiang Rai dal museo nero, aspettate qua sulla strada: qui invece dovete andare verso sud!

Ah, un'altra cosa importante che non ho trovato in giro su internet. Il terminal (Terminal 1) dei bus a Chiang Rai dove diavolo e'?? Se chiedete in giro, tutti vi diranno molto approssimativamente che il terminal e' "dietro il night market". Nessuno sa la via esatta. Neanche Google ha bene idea di dove sia. Tutta questa mancanza di informazioni e' perche' il terminal e' in ristrutturazione, ed e' stato recentemente spostato dove una volta c'era un parcheggio.  Be', questo e' il link al punto esatto dove si trova il terminal; se guardate su Street View, vedrete ancora il vecchio parcheggio.

Per finire, quando siete a Chiang Rai, non dimenticatevi di mangiare il Kahao Soi! Questo piatto e' una specialita' del nord della Thailandia, e' divino: se vi piace il curry, e vi piace piccante, questo e' il paradiso in terra!

domenica 22 gennaio 2017

Thailandia: tutto quello che volevate sapere e nessuno vi ha mai detto (chi sa perche' poi...)

Di guide sulla Thailandia ne sono state scritte a bizzeffe. Se siete finiti su questo post per farvi un'idea generale di cosa vedere nella terra dei sorrisi, be', siete nel posto sbagliato. Ma non scappate per sempre! Tornate qua dopo aver prima consultato qualche guida seria e aver fatto le vostre ricerche su internet. Io andro' a parlare di cose che abbiamo vissuto durante la nostra avventura thailandese, aggiungendo consigli per viaggiatori backpackers e utili informazioni che non abbiamo trovato su nessuna guida o sui blog che abbiamo consultato.

Mentre tutti voi vi lamentavate del freddo che attanagliava (e attanaglia tutt'ora) l'Italia durante le feste Natalizie, io e Ida siamo scappati in Thailandia per tre settimane. Temperatura media di 30 gradi, un sole da spaccare le pietre, tintarella assicurata. Ok, ammetto che sia un po' piu' facile scappare in Thailandia quando si vive ad Hong Kong, piuttosto che farsi 16 ore di volo da Milano, con relative spese. Vantaggi di vivere da questa parte del pianeta.

Informazione di servizio. In Thailandia spesso si contratta sui prezzi, quindi i costi che indicherò di seguito sono quelli che io son riuscito a contrattare o che mi sono stati offerti durante il viaggio durante Dicembre 2016 / Gennaio 2017. Non è da considerarsi quindi un listino prezzi o qualcosa di certo quando andrete voi. L'idea è più quella di informare futuri turisti ed evitarvi fregature, anche se di pochi soldi. Capisco che non c'è un'enorme differenza tra ฿20 e ฿40, eppure credo sia giusto sapere il prezzo delle cose e non fermarsi alla prima offerta solo perché ci sembra vantaggiosa.

Nei prossimi post coprirò le seguenti mete: