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giovedì 17 gennaio 2019

Spedizioni da Londra a Hong Kong

Sono partito per Edinburgo con una valigia da imbarcare e uno zaino. Per Darlington, avevo la stessa valigia da imbarcare, lo stesso zaino, più una box grossa che mi ero spedito. A Nottingham, avevo una macchina di roba. Per Londra, ne avevo due. Hong Kong? Un cargo!

Ok, un cargo è esagerato, facciamo chiarezza. Prima di partire per l'Asia, un amico mi ha regalato il libro "Solo bagaglio a mano" di Gabriele Romagnoli. Non posso dire che ha rivoluzionato il modo in cui vedo le cose, ma ha sicuramente influito la mia percezione sui miei oggetti, le cose che possiedo e le cose che posso lasciare indietro. L'ho letto tutto di un fiato (non è molto lungo, non sono un campione di apnea), e lo consiglio a tutti. Non poteva arrivarmi in un momento migliore, dal momento che ero pronto al grande trasloco.

Innanzitutto non avevo tantissima roba da portare via dalla mia casa di Londra: mettendo l'appartamento in affitto, ho lasciato indietro cucina, soggiorno con tavolo e sofa, letto e mobili vari. Immaginando che le case a Hong Kong fossero piccole piccole, ho iniziato a sbarazzarmi di roba che avevo accumulato in questi anni: CD, DVD e videogiochi venduti su Music Magpie (a che servono quando si ha Netflix e Spotify?), libri dell'università su Amazon, il resto su eBay e Gumtree. Ciò che non ho potuto vendere, l'ho donato a Oxfam e Cancer Research: questi ultimi mi ha mandato una e-mail recentemente dicendomi di aver ricavato £100 dalle mie donazioni! Unica eccezione è stato l'albero di Natale, che pensando non ci stesse nella nuova casa, l'ho buttato - chi vorrebbe mai comprare un albero di Natale a metà Agosto? Io e Ida ci siamo un po' mangiati le mani nell'averlo buttato, e quest'anno ne abbiamo preso uno nuovo su Taobao, come da foto allegata.

Piccola nota: ho trovato veramente difficile vendere libri usati fuori da internet. Ho girato parecchie librerie, e, in maniera totalmente inaspettata, nessuna che accettava libri di seconda mano. Alcuni posti mi hanno informato che accettano libri usati solo nel periodo di settembre, quando inizia l'università, e che comunque li compravano a meno della metà del prezzo di copertina.

Siamo rimasti quindi con un po' di roba da inscatolare, cosi' ho fatto il giro dei vari Sainsbury's, Tesco e Morrisons per raccattare scatole di cartone. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che questi supermercati diano via gratuitamente i loro imballaggi, piuttosto che farli pagare o buttarli al macero. Qui a fianco vedete l'istantanea dell'imballaggio di un oggetto prezioso. Una volta imballato e impilato tutto, è venuta fuori una pila di box alta quanto me, e larga più o meno un metro quadro. Come spedirla?

Dopo aver vagliato diverse opzioni (UPS, DHL, Royal Mail), mi sono imbattuto in Seven Seas Worldwide. Questa società si specializza in trasporti di grossa merce via mare, e ad Agosto 2017 i lor prezzi erano competitivi: spostare un box delle dimensioni di 112x96x187cm da porta a porta mi è costato meno di £600. Questi della Seven Seas ti portano il box sotto casa, ti aiutano a riempirlo con le tue scatole, te lo sigillano sotto gli occhi, e te lo mandano a destinazione, via nave. Sul sito puoi anche vedere la sua locazione in tempo reale, dal momento che la nave è tracciata su Google Maps - tipo vedi se la nave viene dirottata dai pirati al largo della Somalia, o se viene inghiottita da un ciclone nei pressi dell'India.

Siamo così arrivati a Hong Kong comodamente con una valigia a testa, e il nostro box è arrivato un mese dopo, intatto come quando l'avevamo imballato.

domenica 17 luglio 2016

MBA finito, considerazioni sul cambio di carriera

Dove sono?
Finalmente sono arrivato alla fine del mio Executive MBA, hurrah! Giovedi' e' stata una giornata di celebrazioni. prima alla Royal Festival Hall per il Congregation, poi il party all'universita', poi cena tra me e Ida. Sono stra soddisfatto di questa esperienza, e consiglio questo MBA a tutti.

Salto la parte del networking che oramai la conoscono pure i muri: si va ad un MBA per espandere la propria rete di conoscenze, ed il network ad LBS e' sicuramente eccellente.

Vorrei invece soffermarmi su un punto meno discusso, ovvero acquisire nuove conoscenze. A parte i corsi generali in amministrazione aziendale, molto utili e ben fatti, ho avuto l'opportunita' di seguire tantissimi corsi in finanza. Questa opportunita' non e' banale, dato che e' praticamente impossibile per una persona come me - che non ha esperienza in finanza - entrare in un Master in Finance o seguire dei corsi di alta specializzazione finanziaria.

Uno dei motivi per cui io, e molti dei miei compagni, ci siamo iscritti all'MBA e' proprio quello di un cambio di carriera: chi da finanza vuole entrare in marketing, chi da IT vuole imparare di piu' finanza ecc. LBS mette a disposizione una marea di corsi sia in marketing che in finanza, e quindi mi viene naturale consigliare a tutti quelli che vogliono spostarsi da un ramo all'altro di considerare un master alla LBS.

Prima di chiudere, voglio ringraziare Ida, che mi ha supportato e sopportato in questi due anni di studio, ed ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto. Non sono sicuro che ce l'avrei fatta senza l'aiuto di tutti loro.

Alla prossima avventura.. ad Hong Kong!

martedì 3 giugno 2014

No metro, si bici

Da un po' di settimane ho deciso di abbandonare la metro e muovermi in citta' solo in bici. L'avessi fatto prima. Ci sono un po' di considerazioni in metro, che si possono riassumere in vantaggi e svantaggi nell'usare la bici o la metro. Di seguito, li elenchero' tutti.

Metro - pro
La metro ti sposta velocemente da una parte all'altra della citta'. E' comoda a dove vivo, dal momento che mi bastano 2 minuti a piedi per arrivare alla stazione. Non ci sono problemi di condizioni metereologiche: neve, pioggia, sole, la metro gira sempre.

Metro - contro
Scioperi, ritardi, chiusure per lavori, fano si' che il servizio e' tutt'altro che impeccabile. Se ci si aggiunge il sovraffollamento e quella sensazione di sardina in scatola alle 8 del mattino, il servizio diventa solo discreto. E se per finire mettiamo che durante l'estate si soffoca dal caldo cause mancanza di condizionatori, il servizio scende a livelli penosi. Ah, questo servizio penoso costa £1,400 l'anno.

Bici - pro
Parcheggi dove vuoi, non hai problemi di traffico, e arriva dove la metro non arriva. E' salutare, ti aiuta a tenerti in forma, gratuitamente. Viaggi sopra la terra, quindi hai modo di vederti la citta' mentre giri.

Bici - contro
La pioggia e' sicuramente il peggior nemico della bici, dato che non e' piacevole arrivare a destinazione fradicio come un pesce. E se non e' la pioggia, il sole ti fa un po' sudare. In piu' c'e' la pericolosita' del traffico: pare che agli automobilisti londinesi, le bici non vadano proprio giu', e cosi' le abbattono durante la guida. Bisogna stare un po' all'occhio ai ladri di bici, ma un lucchettone dovrebbe (tocchiamo ferro) fare il suo dovere.

Detto questo, ho pensato che mettermi un po' in forma andando in bici non e' male. Il tragitto casa-lavoro in bici e' sotto i 20min, metre in metro sono 30min (quando non ci sono ritardi e riesco a prendere la metro al primo colpo). Si', la metro o il bus lo posso sempre prendere se mi serve, ma me lo pago come biglietto normale - niente piu' abbonamento - e conseguente risparmio di £££ . E mi piace andare in bici in citta', mi fa sentire bene!

Questo e' il percorso che faccio ogni giorno ora: http://www.endomondo.com/workouts/350265450/4554209

mercoledì 2 aprile 2014

Curiosita' dalla City

Riniziamo un po' a scrivere, woho!
  • Fino a 30 anni fa, non c'erano grattacieli nella City. Perche' bisognava preservare l'architettura dei vecchi edifici. Ora, tra fatti e in fase di realizzazione, sono 236. Perche' bisogna tenere le societa' che pagano le tasse nella City, e non farle andare a Canary Wharf. Soldi batte Storia 236 a 0.
  • 300 mila persone lavorano nel miglio quadrato della City, ma solo 7 mila ci vivono. Questo fa della City il quartiere piu' deserto di Londra durante il weekend, perfetto per far foto o jogging senza i turisti tra le balle.
  • Bank e' stata votata la peggior stazione della metro di Londra. Quelli che non l'hanno votata e' perche' sono ancora bloccati la sotto a cercare l'uscita.
  • Tunnel 1: poco dopo la meta' dell'ottocento, un tizio scavo' un tunnel sotto il Tamigi. Tunnel pedonale, era frequentato da Jack lo Squartatore. L'entrata del tunnel e' ancora visibile in quello che viene comunemente chiamato il chiosco.
  • Tunnel 2: non contenti dei tunnel della metropolitana e quelli pedonali, le poste costruirono il loro tunnel sotto Londra per spostare la posta piu' velocemente da un deposito postale all'altro. Ora lo stanno convertendo in un parco giochi.
  • Ogni mattina, vicino a Liverpool Street, c'e' un tizio che dice "Good morning, have a good day" a tutti i passanti. E lo dice in continuazione, senza interruzioni, per tre ore circa. Il fatto che lo dica per tre ore circa e' una supposizione, non sono mai stato li' a sentirlo per tre ore.

martedì 9 aprile 2013

Come ho comprato casa a Londra (3)

La scelta della casa passa ovviamente dalla visita alla proprieta'. Una volta individuato una serie di case che mi piacciono, basandomi su tutti i criteri identificati in precedenza (prezzo, zona, metratura, e perche' no, foto della casa), prendo appuntamento con gli agenti immobiliari per organizzare le visite.

Solitamente la visita della proprieta' viene effettuata tramite l'agente incaricato dal venditore. Ci sono parecchie agenzie di vendita a Londra: le piu' famose sono Foxton e Faron Sutaria. Altre agenzie piu' piccole sono altrettanto rispettabili, ma si focalizzano solo su alcune aree o su un certo segmento di prezzi. Queste agenzie hanno anche un motore di ricerca di case nei loro siti, ma ovviamente i risultati sono limitati agli appartamenti in gestione dall'agenzia.

Gli agenti immobiliari sono ovviamente li' per vendere la casa al prezzo piu' alto possibile. Sono pagati su commissione dal venditore, quindi maggiore il prezzo di vendita, maggiore il loro bonus. Tenetelo sempre a mente quando vi decantano le lodi di qualsiasi topaia che visitate.

Prima di andare a vedere una casa, faccio una lista di domande da chiedere al venditore:

  • Ragione per cui il venditore sta vendendo la proprieta'
  • Problemi con i vicini o nel vicinato
  • Prezzo medio di luce / gas
  • Data dell'installazione del boiler
  • Accesso al giardino
  • Riparazioni / alterazioni alla pianta della casa
  • Ultimi lavori alla facciata
  • Ultimi lavori al tetto
  • Prezzo della council tax
  • Durata del leasehold
Porto sempre dietro una macchina fotografica, ed cerco di fare piu' foto possibili alla casa. Durante la visita, mi soffermo sempre su alcuni particolari:
  • Macchie di umido sul soffitto o sulle pareti
  • Stato del pavimento o del carpet
  • Stato della scatola dei fusibili
  • Perdite intorno ai termosifoni
Una volta vista una proprieta', torno a casa e metto a posto tutti i dati raccolti in uno spread sheet creato per l'occasione. Ho adottato un sistema di voti per fare i confronti tra le proprieta' visitate: per ogni riga scrivo un criterio, e per ogni colonna una casa. Ad ogni cella fornisco un voto, da 1 a 10, e poi sommo tutti i valori per ottenere il risultato. Questo mi da un'idea veloce di quale proprieta' scartare senza pensarci due volte.

Mi do anche un tempo massimo per la ricerca della casa. Non posso stare tutta la vita a cercare la casa perfetta, e sono certo che ci sara' sempre una casa migliore di quella che andro' a comprare. Pazienza, io sono per le cose funzionali ora e non perfette domani. Trovero' la casa entro fine Luglio, due mesi dopo l'inzio della ricerca. Questo discorso ovviamente si puo' applicare solo a Londra, dove il mercato immobiliare e' paragonabile ad un formicaio in fuoco. Dovessi cercare casa a Darlington, probabilmente mi darei altre tempistiche.

Una volta identificato le 3 case che piu' si avvicinano al mio ideale di casa perfetta, torno a rivedere le proprieta'. Idealmente, avrei voluto avere la seconda visita in un altro periodo del giorno e della settimana rispetto alla prima visita, ma purtroppo, avendo solo il Sabato disponibile, le mie visite cadevano sempre di Sabato alle 10am.

Alla fine ho deciso. Punto su Flat 4 al 32 Hillmarton Road.

lunedì 8 aprile 2013

Come ho comprato casa a Londra (2)

Questo post e' gentilmente sponsorizzato da Cristian e Raffaella. Senza di loro, ero quasi convinto di buttare via tutto il blog. Grazie!

3. Scegliere la casa.

Dopo avere messo a posto le finanze e scelta una o piu' zone dove cercare casa, inizio una delle fasi piu' divertenti dell'acquisto della casa: la scelta della casa.

Io purtroppo non ho ganci a Channel 4 e non sono riuscito a mettermi in contatto con Kristie o Phil per la trasmissione Location Location Location, quindi ho dovuto cercare la casa per conto mio. Scartati gli annunci sui giornali, mi sono subito lanciato su Rightmove e Zoopla, i due motori di ricerca di case piu' famosi del regno. Se devo comprare una casa, la trovero' li.

Tra i due motori di ricerca, preferisco Rightmove. Infatti, Rightmove ha una funzione che permette di disegnare su una Google Maps l'area di ricerca. Questa funzione e' parecchio comoda quando si vogliono includere o escludere aree specifiche di ricerca, tipo quartieri indesiderati o zone industriali. Rightmove ha anche una app per iPhone, che permette di cercare delle case vicino alla zona dove si e' in un preciso momento. Comodo in particolare quando si passeggia per qualche quartiere e si vuole vedere una media dei prezzi delle case.

Entrambi i motori di ricerca hanno dei filtri per prezzo dell'offerta. Dal momento che il prezzo della casa effettivo e' generalmente dal 5% al 10% inferiore del prezzo d'offerta, io cerco sempre case dai £250k ai £320k. Altri filtri interessanti sono il numero di camere (da letto) e il fatto che la casa sia un freehold o un leasehold, che sia una casa privata o una council house.

Ok, ho messo un po' di carne al fuoco: inziamo con la definizione di leasehold e freehold.

Leasehold: un sistema di possesso di una proprieta' (per un certo termine) ma non del terreno su cui e' edificata. Il possesso della proprieta' e' soggetto al pagamento dell'affitto del terreno su cui e' edificata. Quando il termine del possesso scade, la proprieta' torna al possessore del terreno.

Freehold: un sistema di possesso della proprieta' e del terreno, senza limiti di scadenza.

Stando alla definizione, chi e' quel pirla che andrebbe a fare leasehold, quando puoi avere un freehold? Dipende parecchio dalla disponibilita': per esempio a Londra e' raro avere i freehold, specialmente sugli appartamenti. Bisogna poi stare attenti a chi-paga-cosa: il leaseholder non deve pagare il mantenimento degli esterni della proprieta' (tetto, facciata, giardino..) - queste spese vanno tutte al possessore del terreno; d'altra parte il freeholder, dato che possiede il terreno, e' soggetto a tutte le spese della casa.

Il termine del lease e' variabile, in genere e' sui 99 anni. Alla fine del termine, la casa torna al proprietario del terreno, a meno di non accordarsi in anticipo per un'estensione del lease. Attenzione che l'accordo, pur essendo abbastanza comune, non e' assolutamente garantito. Le case perdono di valore quando sono vicine al termine del leasing, e da quanto ho sentito, le banche raramente concedono mutui a leasing sotto i 75 anni. Per chi si muove un po' nel mercato azionario, i prezzi delle case sotto leasing si muovono parecchio come i futures. Quindi quando su Rightmove trovate una casa a Mayfair di 80mq a £200k, guardate bene che il leasehold non scada dopodomani!

C'e' poi un'altra forma di freehold chiamata share of freehold. Quando una casa e' divisa in pochi appartamenti, ed i condomini si riescono ad accordare per comprare il terreno su cui la casa e' eretta, il terreno viene diviso in shares tra tutti i condomini. Ogni condomino possiede quindi una percentuale del terreno. Attenzione di nuovo! Dal momento che ognuno possiede una quota del terreno, i lavori condominiali sono divisi tra tutti i condomini, previo accordo. Se voi siete felici possessori di un appartamento all'ultimo piano e vi si buca il tetto, dovete cercare al piu' presto un accordo con tutti gli altri condomini, i quali possono non essere cosi' tanto interessati all'acqua in casa come lo siete voi.

Io non ho mai avuto preferenze tra le tre formule, anche se l'idea di possedere il terreno su cui compro casa mi e' sempre piaciuta.

Passiamo velocemente alla definizione tra proprieta' privata e council house.

Properieta' privata: una proprieta' edificata da un cittadino o da una societa' privata.

Council house: una proprieta' del comune.

Qui la differenza e' abbastanza veloce da capire, e la si vede a vista d'occhio appena vi trovate di fronte una council house. Le council house sono case costruite dal comune intorno agli anni '60 e '70. Sono case bruttine, ricordano i palazzi sovietici costruiti in era comunista. Originariamente, il comune dava gli appartamenti delle council house alle persone meno abbienti. Ultimamente, i comuni hanno venduto parecchi appartamenti a cittadini privati per battere cassa. I prezzi delle council house sono generalmente piu' bassi rispetto alle case normali.

A Londra, le council house sono state costruite un po' ovunque, da Chelsea ad Hackney. Questo da un lato e' lodevole - non ci sono quartieri ghetto, dall'alto pero' annoia i ricchi proprietari di Knightsbridge che possono trovarsi con un loft da £10M costruito a fianco ad una council house.

Ho sempre trovato rischioso comprare casa in una council house. Il prezzo delle council house e' decisamente piu' basso, ma il mantenimento della casa e' dato ai condomini sotto forma di share of freehold. I condomini piazzati dal comune ovviamente non pagano, ed essendo il maggioranza, il comune ha l'ultima parola sulla ditta dei lavori. Questo vuol dire che tu, condomino privato in una council house, devi sottostare ai pagamenti che dice il comune senza batter ciglio.

E poi, ste council house sono veramente brutte e piene di brutta gente. La mia casa sara' una casa privata.

Continua...

lunedì 14 gennaio 2013

Fare la cosa giusta - non andare all'ospizio

Oggi pomeriggio ho passato un'ora e mezza della mia vita a parlare con un vecchietto in un ospizio.

L'anzianotto in questione e' un amico di un amico. I due si conoscono da una vita, e si sono sempre scambiati corrispondenza. Succede che il vecchietto non ha risposto all'ultima lettera invitata dal mio amico: l'ultimo contatto infatti risale al 2011, ed il mio amico era giustamente preoccupato per le sorti del vecchietto.

Il mio amico mi ha cosi' incaricato di andare alla ricerca di questo anziano, che casualmente vive a Londra. Non sono riuscito a trovare un recapito telefonico, cosi' oggi pomeriggio dopo aver fatto due commissioni, mi sono messo in marcia per Kilburn alla ricerca di questa persona. Trovarlo non e' stato difficile: avevo il suo nome ed il suo indirizzo di posta, che risulta poi essere un'ospizio. Dopo aver convinto la portinaia a farmi entrare, arrivo nell'appartamento di questo uomo.

Il tipo e' completamente sordo. La portinaia mi avverte - se vuoi parlargli, devi urlare.
io: "Hello, my name is Luca, I'm here on behalf of.. "
lui: "Whaaaat?"
io: "HELLO - MY - NAME - IS..."
lui: "I CAN'T HEAR YOU, SPEAK LOUDER!"
io: "For folks sake.. HELLOOOOOOOOOOO!!" (ho poca pazienza..)
e cosi' via..

Dopo una buona 20ina di minuti, usciamo dall' empasse delle introduzioni, e inizia la mia fine. Questo simpatico vecchietto pare che non parlasse con anima viva dalla guerra 15-18, cosi' inizia a raccontarmi tutta la sua vita. E mi racconta del suo tempo passato nel Libano, a Roma, a lavorare per Thomas Cook etc. Cioe', una vita pienotta, in giro per il mondo.

Io ho il livello di sopportazione pari a 0, ma mi sembrava brutto mollarlo li' a meta'. Allora dopo avermi raccontato tutto della sua vita, inizia a raccontarmi di quanto e' scazzato in ospizio, che nessuno lo viene a vedere, che la sua famiglia si e' dimenticato di lui, che paga troppo per questa camera, che nella sua agenda ha ancora numeri di tante donne ma non gli va piu' di chiamarle..

Alla fine, mi ha messo una tristezza dentro che la meta' basta. Solo che ero troppo scazzato dopo un'ora e mezza a star li a sentirlo parlare, che ad un certo punto gli ho detto che vabbe', mi faceva piacere averlo conosciuto, che sarei andato a trovarlo tra un po' di mesi e amen.

A vedere le sue condizioni di salute, mi sa che la prossima volta che lo vado a trovare sara' al Brompton cemetery. In compenso, mi ha dato un po' di indirizzi di ottimi ristoranti in centro, mi ha detto di andare e farsi dare qualche sconto dicendo che sono suo amico :/

venerdì 4 gennaio 2013

Lavori al minimum wage nella capitale

Prendo spunto da una conversazione che ho avuto ieri con il gestore di un ristorantino italiano dietro Harrods per scrivere qualcosa sui lavori da barista / cameriere / commesso che i ragazzi italiani possono trovare qua a Londra. Vorrei mettere numeri, grafici, considerazioni di carattere economico e sociale, ma come diceva un mio vecchio professore all'universita' di Torino, verrebbe solo fuori una minestra riscaldata. Vi metto un paio di link, come il London's Poverty Profile o National Minimum Wage Low Pay Commission 2012,  per approfondire i discorsi.

Paolo, un simpatico Bresciano a Londra da parecchi anni, dice che riceve mediamente 10 ragazzi italiani al giorno in cerca di lavoro nel suo ristorante. 10 al giorno, 300 al mese! Purtroppo li deve mandare via tutti, e le cose non miglioreranno nei prossimi mesi quando entrera' in bassa stagione. Troppi ragazzi in cerca di lavoro? O poca offerta di lavoro? E son poi tutti ragazzi?

Si', troppi ragazzi in cerca di lavoro. L'offerta di posti al minimum wage, dopo il calo del 2008-2009, e' tornata lentamente a salire. Pub e ristoranti che avevano chiuso a causa della delocalizzazione di lavori fuori Londra, riaprono per incontrare la domanda di nuovi colletti bianchi affamati. Ma sulle sponde italiche la crisi continua a mordere, ed orde di giovani senza lavoro - laureati o meno fa poca differenza - cercano miglior fortuna oltre manica. E si ritrovano tutti qua a Londra a cercare lavoro.

A questo punto, io mi farei due domande.

Perche' venire a Londra? Ok, fa molto cool passare le notti negli ambienti underground di Shoreditch o fare spesa a Sloane Square, ma con un lavoretto al minimum wage e' gia' tanto se ti puoi permettere un frappuccino da Starbucks dopo aver pagato l'affitto della tua camera condivisa con 10 persone. Gli affitti sono alle stelle a causa dei pochissimi mortgage concessi, i trasporti sono carissimi causa tagli del governo al settore pubblico. Il regno e' grosso, non inizia e finisce dentro la M25. Personalmente mi piace parecchio Bath e Bristol, ma anche Nottingham non era affatto male. E perche' non York o Leeds, nel grande nord? Tutte cittadine stupende dove la vita costa moooolto meno, bar e ristoranti ce ne sono uguali, inglese lo parlano uguale (ok, non al nord, ma ci assomiglia). C'e' sempre la Scozia poi - io ci ho lasciato il cuore ad Edinburgh! Vivere in un posto economico ti permette di vivere decentemente con uno stipendio base, pagarti un corso di inglese (vedi punto dopo), uscire la sera e conoscere gente. E trovi anche meno italiani in giro, cosi' hai meno tentazioni di fare gruppo e magari impari qualcosa della cultura locale.

Perche' ammazzarsi di lavoretti? Va bene, Londra e' l'unico posto al mondo che ti tira. Boh, ti capisco, anche per me e' cosi'! Hai lasciato l'Italia con un pezzo di carta in mano, spero per te in qualche disciplina scientifica e non in scienza dei formaggini cremosi. L'inglese non lo parli molto, ma la tua idea e' di venire qua e imparare lavorando. Cazzate. Devi andare a lezione, punto. Un amico, architetto, lavorava come cameriere di giorno e barista alla sera, 6 giorni su 7. Due lavoretti al minimum wage, che gli pagavano l'affitto e qualche sfizio di tanto in tanto. Dopo 6 mesi, non aveva imparato una mazza di inglese. Pero' sapeva dirti tutti i piatti del giorno e le birre che servivano. Se n'e' tornato a Udine. Fai un corso di inglese, fai colloqui di lavoro per lavori su cui hai studiato sopra. Non per metterti fretta, ma ora che tu hai finito l'universita' in Italia, un tuo coetaneo locale qua ha gia' lavorato da tre anni come professionista.

mercoledì 19 dicembre 2012

Italiani in vacanza a Londra

Non mi ricordo se in passato ho gia' scritto un post su questo tema. Chissene, lo riscrivo. Questo post sara' volutamente razzista e tirera' fuori i peggior stereotipi: di nuovo, chissene - sono Italiano, posso parlar male dei miei connazionali. Analizzero' gli Italiani a Londra come un documentario di Quark sugli animali della Savana. Quando leggerete questo post, dovete immaginarvi la voce del tizio dei documentari di Quark che vi descrive queste gli atteggiamenti, le abitudini, i movimenti del branco ecc.

Tutto quello che vado a raccontare e' tratto da esperienze nei passati 6 anni. Ho assistito di persona a tutti gli eventi.

Gli Italiani in vacanza a Londra si dividono in tre categorie: famiglie, gruppo di amici misto, gruppo di amici unisex. Oggi mi concentro sulle famiglie.

Famiglie.

Le famiglie sono il mio gruppo preferito. Solitamente composte da padre, madre e due figli (questi ultimi un po' paffutelli, ma varia da stagione in stagione), le famiglie Italiane a Londra sono addobbate tipo spedizione antartica, anche fosse il 15 di Agosto - pantaloni di flanella, piumino che ha segnato la vita ad almeno 10 oche, sciarpa kilometrica e cappello di fustagno sono i tratti tipici. All'interno di questa armatura, la temperatura si aggira intorno a quella del sole, ma gli Italiani non sembrano patirne, anzi, guardano con disprezzo i locali che si aggirano in jeans e felpa.

La mamma in genere e' il capo branco. Si aggira minacciosa con una mappa della tube di Londra, preziosa come la mappa di Zelda. Anche con la mappa in mano, non si fida troppo di quello che c'e' scritto sopra - mai fidarsi dei leaflet gratis, specialmente se arrivi dall'Italia. Di conseguenza, la tipica famiglia Italiana in vacanza a Londra circonda qualsiasi mappa della tube in stazione, in un chiaro intento di non far vedere la mappa ad altri, e col dito percorre miglia e miglia di linea ferroviaria sulla mappa. Per poi perdersi puntualmente il treno.

Salgono sulla metro, riescono ad ostacolare tutte le 10 uscite anche se sono in 4, e si mettono in viaggio. Poi il panico, il terrore nei loro occhi. Il treno si ferma, ed il conduttore inizia la sua tiritera sul perche' il treno e' fermo. "We're being held at a red signal, we'll be on the move shortly". Oddio cosa ha detto. Oddio i tedeschi hanno ripreso i bombardamenti di Londra e non possiamo muoverci. Oddio i Maya avevano ragione. Poi il treno riparte, e tornano a respirare. Fino alla stazione dove devono scendere. La preparazione alla discesa e' paragonabile solo alla partenza dei 100 metri: tutti attaccati porte 10 min prima che il treno vada a fermarsi, figli davanti, mamma e papa' dietro. Appena la porta si apre, la mamma spinge i figli fuori, e tutti scappano dalla metro come se non ci fosse un domani. Cazzo, tanta fatica per trovare la metro giusta, almeno goditi il viaggio.

In giro per Londra, la famiglia Italiana non ha particolari tratti distintivi. A parte rischiare la vita ogni volta che attraversa la strada - un problema che accomuna un po' tutti gli Europei in genere - la famiglia si muove rapida per la citta', in genere apprezzando la pulizia del centro, gli scoiattoli in Hyde Park e commentando i prezzi alti delle attrazioni e dei dei taxi. Commenti razzisti su donne col nijab non si sprecano, e sono solo sorpassati da quelli sulla gente con una pinta in mano. Societa' malata, dicono loro.

Ad un certo punto, la fame prende il sopravvento. Sono in genere le 9 di sera, quando la famiglia Italiana in vacanza a Londra decide di andare a mangiare. Perche' anche se la fame e' arrivata alle 5 del pome, la famiglia Italiana non puo' mangiare alle 5 del pome. E neanche alle 6. E' una di quelle regole Italiane non scritte, tipo che il pasto si puo' solo consumare su un tavolo con una tovaglia o che il pasto consiste in tre portate.

Una volta trovato un ristorante dove mangiare, la famiglia Italiana da il meglio di se. Un po' di imbarazzo all'inizio quando il cameriere chiede "how many?" e il papa' risponde "fud", ma poi a gesti si capiscono. Una volta seduti, la mamma addobba la tavola col suo mini-dizionario italiano inglese, ed inizia la traduzione di tutto il menu', quello dello scorso anno e quello dell'anno precedente. Il cameriere si spazientisce un po', dopo che per la quinta volta e' stato mandato via perche' la mamma e' riuscita solo a tradurre gli ingredienti del primo starter. Si fanno oramai le 10, il ristorante sta quasi chiudendo, il cameriere si fa insistente e alla fine la famiglia desiste. Fish & Chips. Il padre inizia a lodare le qualita' del merluzzo fritto e del pure' di piselli, neanche fosse foie gras e tartufo. Mezza pinta per lui (mezza sega), coca cola per lei e i figli. Si accordano sul fatto che il vino in Inghilterra non sara' mai come quello in Italia, e lasciano perdere.

lunedì 20 agosto 2012

Come ho comprato casa a Londra (1)

Basta con sta scaramanzia, iniziamo un a condividere alcune novita'!

Oggi parlero' di come ho comprato la mia prima casa a Londra, in un mix di consigli e informazioni utili per aiutare quelli che, come me, non hanno alcuna esperienza nel mercato immobiliare.

Partiamo da alcuni prerequisiti fondamentali per comprare una casa a Londra, a meno di non avere un pacco di soldi e delegare l'acquisto a terzi:

  1. Parlare Inglese.
  2. Essere residente in UK da qualche anno.
  3. Avere una storia del credito (credit history) di qualche anno in UK, possibilmente pulita. Con il termine pulita, intendo avere pagato regolarmente le proprie carte di credito, non essere andato troppo in rosso con la propria banca, non avere dichiarato bancarotta etc.
  4. Vivere a Londra.
  5. Avere un po' di soldi da parte.
Se credete di non avere i requisiti che ho elencato qui sopra, questo post potrebbe non esservi utile. Non  che non possiate comunque comprare una casa a Londra, ma e' meglio se cercate consigli e informazioni da qualcuno nella vostra situazione.

1. Mettere a posto le finanze - soldi, soldi e ancora soldi.

La prima cosa che ho fatto e' capire quanti soldi potevo spendere nell'acquisto di una casa. Questo passaggio e' fondamentale per evitare di spendere giornate cercando case che non ci si puo' permettere. Il punto per me e e' capire qual'e' il limite massimo di mutuo che posso ripagare ogni mese senza scottarmi troppo. La mio obiettivo e' spendere al massimo 1/3 del mio stipendio per il mutuo.

Londra e' una citta' cara. Il prezzo medio della casa a Londra e' £388,000 (Apr 2012) a fronte di un stipendio medio lordo di £27,000/y (2007): un rapporto 14:1! Per vedere quanti soldi potete chiedere alla banca, vi consiglio di andare sul sito della HSBC. Questo sito vi da un'idea indicativa di quanti soldi potete chiedere in prestito alla banca, a fronte di un deposito iniziale che dovete mettere di tasca vostra. Parlero' piu' avanti dei dettagli del mutuo, per ora basta avere un'idea di quanti soldi puoi prendere dalla banca.

Il prezzo dell'acquisto della casa comporta, oltre alla casa stessa, il pagamento di vari balzelli ed avvocati. La tassa sull'acquisto della casa (stamp duty) e' sicuramente quella che incide maggiormente sulle spese extra. Questa tassa varia dall'1% per immobili acquistati per max £250k a 3% per spese fino a £500k.

Nel mio caso, parto da un deposito iniziale di £140,000, una parte arrivati da risparmi e investimenti, una parte gentilmente dati da genitori e parenti. Il deposito e' molto grande, lo so bene: un po' che mi sono sbattuto nei primi 5 anni di lavoro, un po' che i miei sono stati molto generosi! Non c'e' problema anche per depositi piu' piccoli, direi fino a £50,000.

Dopo vari aggiustamenti di cifre sul sito della HSBC, trovo che un immobile di £300,000 puo' essere finanziato dalla banca al 60% ed al 40% dal sottoscritto. Un mutuo di 180k e' sull'ordine delle £900 al mese ai tassi correnti, circa 1/3 del mio stipendio netto. Mi sono sempre posto come obiettivo di non spendere mai piu' di 1/3 del mio stipendio per la casa (mutuo o affitto che sia), quindi questo e' il massimo che posso chiedere ad una banca.

Il deposito rimanente andra' in stamp duty (£9,000) e in avvocati (non piu' di £1,500). Quello che rimane torna ad essere investito, ma ne riparleremo piu' avanti.

Questo esercizio mi ha aiutato solamente a capire qual'e' il mio budget. Posso permettermi case che costano non oltre le £300,000.

2. Scegliere la zona

Londra, oltre ad essere cara, e' grossa. L'area metropolitana include piu' di 13M di abitanti, tutti ammassati all'interno della M25, 120 miglia di tangenziale che circonda la capitale [cit. Guzzanti]. Il primo problema che mi sono posto e' trovare la zona dove cercare casa. Bisogna mettere piu' criteri di ricerca possibili, perche' il mercato immobiliare e' abbondante, e velocemente si rischia di perdere giornate intere a guardare su internet possibili acquisti. Di seguito ho elencato i miei paletti.

Ho deciso che voglio vivere a Londra, e non fare il pendolare. Anche se le case fuori Londra sono meno care, odio dover prendere il treno al mattino per arrivare in centro citta'. La casa costera' quindi un po' di piu', ma sara' a Londra, il piu' vicino al centro possibile.

Lavoro in centro, nella City, a due passi da Liverpool Street. La City e', con Canary Wharf, il posto dove si concentrano la maggior parte degli uffici a Londra. In futuro, cambiando lavoro e decidendo di rimanere a Londra, c'e' una grande probabilita' che trovero' lavoro ancora nella City. Non voglio spendere piu' di mezz'ora per il tragitto casa-lavoro, quindi la mia casa sara' a 1/2 ora da Liverpool Street.

Come ogni citta' su questo pianeta, ci sono aree piu' o meno belle, aree meglio o peggio servite dai mezzi pubblici, aree piu' o meno verdi. Ogni area di Londra e' un po' una cittadina a se, con la sua via centrale (high street) e il suo quartiere residenziale intorno. La metropolitana (tube) collega diversi quartieri in maniera tutt'altro che eccellente. In 3 mesi che sono qua, l'unica cosa che ho notato e' un servizio inefficiente, sovrappopolato e carissimo. Nonostante tutto, la metro e' l'unico strumento che collega velocemente quartieri distanti miglia e miglia tra loro. La mia casa avra' una stazione della metro ad al massimo 5 minuti a piedi.

La metropolitana, oltre ad essere scadente, e' lenta e cara. Un abbonamento annuale per zona 1 e 2 costa £1,200 circa. Piu' si va fuori zona, piu' il prezzo aumenta e il viaggio diventa lungo. La mia casa quindi sara' in zona 1 o 2.

Come ho detto precedentemente, ci sono zone belle e zone brutte. La cosa migliore e' farsi un giorno in ogni zona, per capire un po' l'atmosfera: prendersi una birra in un certo pub, parlare col kebabbaro locale etc. Il problema e' che le zone sono tante, e non si puo' guardarle tutte. Una guida alle zone di Londra da prendere molto molto con le pinze la si puo' trovare su questo sito. Ripeto, e' da prendere molto con le pinze, ma da un'idea della differenza che c'e' tra Sloane Square a Hackney.

I parchi. Una casa vicino al parco o al fiume? Io vado a correre spesso durante la settimana, e' comodo avere una casa vicino al parco. Ma non e' una priorita', posso sempre prendere la metro ed arrivare ad un parco in un amen.

lunedì 9 luglio 2012

Non mi torna

C'e' qualcosa che non mi torna dei prezzi delle case di Londra. 

Mi appresto a comprare la mia prima casa, e la scelta e' caduta sulla seguente:
http://www.rightmove.co.uk/property-for-sale/property-23290965.html?premiumA=true 

Ora, la casa mi pare carina, la zona e' N7, che non e' il massimo, ma intorno a quella casa c'e' tutta una conservation area che tiene il quartiere abbastanza verde e ben messo (nonche' tiene i prezzi alti e la brutta gente fuori portata). E' vicina alla metro, c'e' un ampio giardino e mi vendono anche una fetta di terreno, insomma mi sembra abbastanza ok.

Adesso inizia il balletto di offerte, rilanci e conferme, forse la parte piu' divertente di tutto il processo dell'acquisto della casa.

Per curiosita', mi son detto: ma con £300k, che cacchio posso comprarmi in un'altra citta' molto cara, tipo New York? Pensavo che a Manhattan non potessi comprarmi neanche una fogna, invece:
http://realestate.nytimes.com/sales/detail/44-2251427/475-Park-Avenue-NEW-YORK-NY-10022

Casa al 475 di Park Avenue. Cioe' cazzo, Park Avenue, come se comprassi una casa qua a Mayfair. E non ti vendono proprio un buco di casa, ti vendono 800sq/ft, circa 80mq2.

giovedì 31 marzo 2011

Serata a Londra con la Chicago Booth

Breve incursione a Londra stasera, durata non piu' di 5 ore in tutto.

Questa sera la Chicago Booth, una delle 5 universita' americane che ad Ottobre ricervera' la mia domanda d'ammissione, teneva una lezione da un'ora e mezza circa ad alcuni aspiranti studenti. La lezione era rivolta piu' su un modello executive mba che full mba, ma tanto bastava per trarne qualche spunto su come possa essere una lezione vera e propria. Io son stato invitato a partecipare, ho partecipato, e qui son le mie considerazioni.

Iniziamo dal contorno. Ho avuto modo di parlare con altre persone invitate: sara' per caso, ma ho solo beccato americani. Gli interventi fatti dopo la lezione erano solo da gente americana. L'insegnante era americano, il presentatore americano, e la tipa seduta a fianco a me che starnazza al cellulare mentre aspetto il treno e' americana. Mi aspettavo inglesi, francesi, spagnoli (per il vero, ho sentito due tipe che parlavano spagnolo), invece solo americani. Ovviamente non ho nulla contro gli americani, ma mi son chiesto perche' gli europei non trovino interessante questo tipo di opportunita',

La lezione non era malvagia, tutt'altro. L'argomento e' quello da far cascar le palle se mal spiegato (company governance), invece l'insegnante e' riuscita a tenermi sveglio per un'intera ora e mezza. Sara' l'accento americano che e' veramente buffo, sara' che urlava come una pazza, sara' che ero in prima fila, e sara' pure che e' proprio brava a spiegare, credo di aver capito l'argomento e la ricerca che ha presentato. Non ha coinvolto molto la platea - non ha smesso di parlare per un minuto - eppure aveva un buon piglio.

Di tutto l'incontro c'e' una cosa che non soffro, il prima e il dopo. Prima della lezione ci hanno radunati tutti in un salone, con l'intento (non formalizzato) di interagire (conoscersi, scambiarsi opinioni, biglietti da visita ecc). Ecco, io sta cosa non la sopporto. Non sopporto che mentre son li' a bermi il succo di frutta e guardarmi le news in santa pace debbano arrivare sti americani a far conoscenza. Non sono una persona sociale, non credo nel networking come strumento per migliorare la propria posizione lavorativa, non me ne frega un cazzo che sei andato via dall'oregon per spostarti a londra (cioe', ti credo poi, che diavolo c'e' da fare nell'oregon? o ti ammazzi o vai via). Eppure se te ne stai da solo sembra che attiri la gente, e se non la attiri vengono quelli che hanno organizzato l'evento ad introdurti ad altri gruppi. Che palle. Son venuto per sentirmi la lezione, non per conoscere nuovi amichetti. Mi ricordo la stessa cosa e' successa il primo giorno all'AO quando ci hanno barricato dentro un'hotel per due settimane. A me non fregava un cazzo di conoscere nessuno, eppure tutti volevano che conoscessi tutti.

Nota sulla location. La lezione si e' tenuta al campus britannico della Chicago Booth: centro di Londra, palazzo stupendo, ampi spazi e cibo a volonta. Insomma, se volevano rimarcare che hanno soldi, be' l'han fatto bene.

venerdì 19 settembre 2008

Notizie da Darling-ton

In questo post senza motivo provero' a mettere tutte le novita' che mi riguardano. Il mondo visto da Darlington insomma.

Crisi del credito globale, il mondo sta andando a rotoli. Tutte le aziende in cui mi sarebbe sempre piaciuto lavorare stanno fallendo o son state vendute: e' un segno? La mia azienda cerca di salvare qualche soldino bloccando training e assunzioni, credo che la mossa non sia affatto casuale. Che pena. Tutti parlano di recessione, io sono in recessione: continuo a spendere piu' di quanto ho in banca. Ripensandoci son sempre stato in recessione da quando sono nato; la recessione non e' cosi' malvagia quindi.

Martedi' scorso mi son sorbito l'ultimo corso graduate della mia vita a Londra. E' andata bene, anche se c'era un po' aria da ultimo giorno di scuola. Il corso era sul miglioramento delle nostre Facilitaion Skills, anche chiamate Abilita' di moderazione (di colloqui). A meta'corso abbiam visto un pezzo del film 12 Angry Men, pezzo in cui Henry Fonda prova a convincere i giurati della non colpevolezza del ragazzino. Il film sembra interessante, mi sa che ci sta l'acquisto sul mio sito preferito di dvd!

Altre novita'.. vediamo un po': vado a New York 5 giorni a cavallo tra Novembre e Dicembre. Ho scritto di proposito "a cavallo" perche' voglio vedere come il traduttore di Google tradurra' quella frase: temo un grande errore da parte sua. Andrew ed io staremo 4 notti in un hotel a Manhattan, obiettivo ubriacarsi ogni sera. Ci sta forse che becco pure Dany che e' li a New York nello stesso periodo.

Parlando di America, mi iscrivo alla DV Lottery 2010, quella porcata di lotteria americana per vincere un permesso di lavoro permanente in USA. Non nutro troppe speranze (le possibilita' si aggirano su 1/80), e francamente non me ne frega molto di vincere il permesso o meno. Come sempre, meglio una porta aperta che una chiusa.

Continuiamo con l'America? Facebook e' sbarcato in Italia. Alcuni talebani son ancora scettici sull'uso di questo social network: bastera' aspettare qualche mese, quando poi mi trovero' ad accettare la loro Friend Request con un messaggio del tipo "Bah, proviamo sta schifezza solo per vedere com'e'".

Mi sono iscritto alla University of Teesside, ma non dico di piu': ho intenzione di dedicare un post mieloso a questo evento appena ricevero' (di nuovo!) una student card.

Non cambiero' casa. Ho litigato un po' con il mio coinquilino, poi ci siam capiti, ma ho deciso che e' meglio rimanere in casa sotto Pete piuttosto che andare a prendere casa insieme al conqui. Rimango quindi al 12 di Corporation Rd., e francamente non ho intenzione di cambiare fin tanto che non me ne andro' via da Darlington. La casa non e' male, l'affitto non e' male, Rob presto se ne andra' via e tutti i miei problemi saranno risolti. Poi ne arriveranno altri ovviamente.

Sono in attesa di eventi.

sabato 30 agosto 2008

Sul turno di notte presso la Waterloo Station

Io e Andrew siam stati a Londra Lunedi', Martedi' e Mercoledi'. Viaggio di lavoro, di quelli che arrivi giu Lunedi' pomeriggio, lasci le valige in albergo e ti fiondi in centro a vedere prima un musical, poi cena e birrozze varie; di quelli che poi il mattino dopo hai un cerchio alla testa cane, ti alzi a mezzogiorno e vaghi per la citta' fino alle 6 per poi andare sul presto a cena , perche' alle 10 hai il turno di notte fino alle 6 di mattino dopo, quando hai il treno che ti porta a casa. Un viaggio di lavoro un po' insolito per come sono abituato, cosi' per la gioia di tutti i miei lettori vi faro' partecipi di quest'avventura.

Lunedi' pomeriggio si arriva a Londra verso le 4 in treno. Probabilmente non ve ne siete accorti, ma i prezzi dei treni nella perfida Albione sono aumentati a dismisura in questi ultimi mesi. Io (l'azienda) ho pagato £246 per un biglietto andata/ritorno Darlington - London Kings X. Andiamo subito in hotel, Hilton a Wembley, £53 a notte per una doppia prenotando su Expedia. Non e' vicinissimo al centro, ma e' ben collegato con la metro. In taxi chiedono £30 a corsa per portarti a Oxford Circus, contro i £1.90 della metro.

Prima tappa della serata, The Sound of Music. Si tiene al Palladium Theatre, ed e' quel musical da cui han tratto la musichetta per la pubblicita' della Skoda. I prezzi del biglietto sono vari: se siete pezzenti come noi ve la cavate con £16.

La serata continua presso la pizzeria Fire & Stone, consigliata solo se non siete dei talebani della pizza all'italiana. Sempre prenotando su Expedia, si spendono £9 e si mangia una bella buona grossa pizza, e un bicchiere di prosecco.

Il Lunedi' si chiude cosi' all'insegna della birra, e Martedi' arriva intorno a mezzogiorno, quando bisogna sloggiare dall'albergo prima delle 12. Gironzoliamo un po' per E1, voglio vedere dove andro' a comprare casa tra un annetto. La zona e' variegata, forse un po' troppo ricca vicino al Tamigi, ma sento che prendero' casa li intorno. Mi piace comunque: rimane tra la City e Canary Warf, due posti dove al 90% andrei a lavorare se trovassi un posto a Londra. E' abbastanza centrale come zona, le stazioni della metro vicino oscillano tra zona 1 e 2. Ovvio, non e' Chelsea o South Kensigton, ma chi me li da £2 milioni per una casa? I prezzi delle case stanno scendendo, non per molto, credo che tra un annetto sara' il momento ideale per comprare.

Cena da Carluccios. Si nota la qualita' dei ristoranti quando siamo noi a pagare (Lunedi' sera) o e' l'azienda a pagare (stasera). Ottimo ristorante italiano, con camerieri italiani, musica italiana, menu' in italiano. Ebbravo Carluccio!

Alle 10 inizia il turno di notte. Siam venuti a Londra per quello. Presso la Waterloo Station, che stando a Wiki e' la piu' grossa stazione dello UK, la South West Train ospita me e Andrew per mostrarci cosa si fa durante un turno di notte, come si allocano i treni per il giorno successivo, come si risolvono i problemi che ogni benedetto giorno saltan su ecc ecc. E' stato molto interessante, abbiam visto gli applicativi che sviluppiamo ogni giorno usati realmente da una compagnia ferroviaria, e (per fortuna?) non e' successo nulla durante la notte. Abbiamo allocato le tratte personalmente, ed il giorno dopo non e' successo nessun deragliamento ne' scontro. Ottimo lavoro direi.

Dopo mille caffe' sono arrivate le 6 e 1/4, ora del primo treno London Kings X - Edinburgh. Questa tratta non e' gestita da SWT, quindi non l'abbiamo allocata noi. Che sonno pero'. Ho passato Mercoledi' a dormire.

Non ci azzecca nulla quanto segue. Nel primo paragrafo del post ho usato un punto e virgola. Stasera gironzolavo su internet ed ho letto questa massima di Kurt Vonnegut che mi ha fatto sorridere: “Se vuoi davvero infastidire i tuoi genitori e non sei tanto audace da essere omosessuale, il minimo che puoi fare è darti all’arte. Ricorda di non usare mai i punti e virgola, però: sono ermafroditi travestiti, che non stanno a significare assolutamente nulla. Tutto ciò che fanno è mostrare che sei stato all’università.”. Io all'universita' ci son stato. Un applauso a Ivan che ci ritorna.

lunedì 26 maggio 2008

Low-cost fares da Torino

Ma perche' l'aereoporto di Caselle fa cosi' schifo?

Non chiedo di avere un collegamento diretto Darlington - Torino sette giorni su sette. Non chiedo neanche di avere tre collegamenti al giorno da Londra. Chiedo che venga ripristinato l'unico volo low-cost serale da Stansted. Oggi Torino conta tre destinazioni collegate con voli low-cost: Londra con Ryanair, Roma e Catania. Malpensa ne conta 50 e passa. Bergamo ne conta 78. C'e' qualcosa che non funziona.

Il collegamento con Ryanair da Torino a Stansted parte alle 10 e qualcosa. Da Stansted invece si parte alle 7 del mattino. Ora mi spiegano come c@#!o si faccia ad arrivare a Stansted intorno alle 6 e 1/2 del mattino in treno, penso che pure da Londra fai fatica. Se volessi andare in macchina, dovrei partire da Darlington alle 3 di notte probabilmente.

Una volta c'era il collegamento serale da Stansted a Torino, intorno alle 7 di sera, che era perfetto sia se lavoravi o arrivavi da lontano. Una volta c'era anche Easyjet che partiva da Torino e arrivava a Luton. Una volta da Torino si volava persino a London City. Ora si puo' sempre partire da Gatwick con BA, pagando la modica cifra di £150 a viaggio, ed avere un volo a mezzogiorno, che e' abbastanza inutile quando lavori.

Grazie, con tutto il cuore. Dovro' andare a Malpensa.

giovedì 13 marzo 2008

Washington

Dovevo scrivere in inglese, ma non lo faccio.

Non c'ho voglia. Inoltre la maggior parte delle visite, stando a Google Analytics, arrivano dall'Italia, quindi non vedo perche' debba scrivere in inglese!

La macchina si e' di nuovo rotta, ed e' stata di nuovo riparata. La cosa noiosa e' che questa nuova rottura e' arrivata proprio nella settimana in cui avevo un corso di web development nel ridente paesino Washington. Washington, ovviamente in UK, rimane 30 miglia a nord di Darlington. Non e' collegato con il treno, quindi ho dovuto usare la combo treno-taxi: treno fino a Chester-Le-Street, e poi taxi fino alla societa che teneva il corso (la Xpertise, tanto per cambiare!).

Il corso e' stato interessante, una lunga ed approfondita ispezione al modo di sviluppare web applications con C#.NET e VB.NET.

La palla e' stato il taxi, ogni giorno. Al mattino io in genere ho poca fame, e ancor meno voglia di parlare. O mi metto in macchina e ascolto la radio, o in treno con l'ipod. Ma in taxi, col taxista che ha voglia di far due chiacchiere, e' una tortura. E di dove sei, e come mai sei qua, e preferisci l'Italia o il nord-est, e il cibo, ti trovi bene? E che due palle! Ho sonno, non me ne frega nulla di sapere la tua vita, fregatene della mia! Il peggio l'ho avuto a ribeccare gli stessi taxisti, che, non sapendo piu' cosa chiedermi, iniziavano a richiedermi le stesse cose.

Dopo un weekend passato a Londra con i miei, son tornato bello carico Lunedi' a riprendere la macchina dal carroziere. Ed una bella mazzata mi aspettava. Han dovuto cambiare la testa del motore, e varie parti che si erano corrotte. Il problema era che dalla testa usciva pressione che entrava nel sistema di raffreddamento, la pressione faceva saltare valvole e quant'altro e il raffreddante usciva. Morale della favola, esci un po' di centoni e hai la tua macchina indietro.

gota geta train 2go c a girl allda way in manchesta!

martedì 26 febbraio 2008

ITIL, PS3, COD4, LON e nuova casa

Tanta carne al fuoco, sara' anche perche' e' da un po' che non scrivo.

Iniziamo con l'ITIL. Sono finalmente certificato in Foundations of IT Service Management Based on ITIL V3. Mica poco, eh? Ora, dovessi spiegare cosa sia il Service Management, mi troverei un po' in difficolta'. A grandi linee consiste in un insieme di regole per fornire al meglio servizi all'utenza. Questo e' tutto quello che so! E' una cosa noiosa, a tratti inutile, ma pare sia buona per il tuo curriculum. Durante l'esame ho conosciuto una ragazza, con cui ho parlato un po' di lavoro e argomenti simili. Si', son capace a parlare solo di quello con le ragazze. Abbiam parlato appunto dell'ITIL, e di un'altra qualifica che lei avrebbe sostenuto il giorno dopo, chiamata PRINCE2, che tratta il project management. Ho una mezza idea di provare anche quella, magari questo autunno, sempre che la Atos me la sponsorizzi.

PS3 e COD4. La Playstation mi ha cambiato la vita, lo sento. E' una figata assurda. Assurda quanto il prezzo: £339 per avere console, un joypad e 3 giochi, di cui uno bello (COD4, ovvero Call of Duty 4). A parte questo, e' bella, nera luccicante, atteggiamento aggrssivo. Funziona da stazione multimediale, ha un HD da 40Gb, si collega ad internet via wifi, i controller sono wireless, bluetooth per l'auricolare.. insomma, sta veramente un pezzo in la. Call of Duty 4 poi e' qualcosa di inumano: il gioco per se e' caruccio, ma in multiplayer, contro altra gente vera, e' spettacolare! Sono completamente drogato, e anche se sono abbastanza scarso per ora, a forza di andare a dormire alle 4 di notte sparando ad arabi e russi qualcosa imparo. Ho anche altri due giochi, Ridge Racer 7 e MotorStorm, che non ho ancora provato: son ancora li implasticati.

LON, Londra. Son stato lo scorso weekend a Londra con Ale, ed ho potuto finalmente farmi un bel giretto. Abbiam alloggiato al Park Inn, ed una doppia l'abbiam pagata £89 a notte. Non male per un 3 stelle a nord di Hyde Park. Londra da turista e' tanto bella quanto da lavoratore. Solito giro per tutti i palazzi, chiese e monumenti famosi: la cosa piu' seria comunque e' stato l'acquisto del cappello a tuba lungo con la bandiera inglese sopra! Torno a Londra il prossimo weekend che vengono su i miei: di nuovo un altro giro per la capitale.

Per quanto riguarda la nuova casa invece non so ancora molto. Io e Rob siamo andati a vedere un flat qui dietro a dove viviamo. Lui e' intenzionato ad aprire un mutuo, ma dubito ce la faccia da solo a pagar tutto. Quindi gli ho proposto un mutuo insieme, vediamo cosa ne verra' fuori. L'appartamento e' nuovo, caruccio, al piano terra: avrei quindi a disposizione il giardinetto per i barbecue!

martedì 18 dicembre 2007

Acquistar casa, a Londra

E' un'idea un po' pazza.

Sara' che sono a Londra, sara' che da un po' di settimane sto iniziando pensare di comprar una casa, sara' che mi gira cosi', ho fatto 1 +1 e mi e' venuto in mente di comprar casa a Londra. Peccato che sia caro come posto. E che non sappia come taggare questo post.

Comprare casa a Londra ha molti vantaggi, ed un unico svantaggio, che si chiama prezzo. Il prezzo pero' puo' essere definito con la parola investimento, che suona meglio. Facciamo un bell'elenco dei pro e contro.

Pro:
  • Non voglio piu' pagare un affitto. Per quanto sia poco caro l'affitto che ora verso a Mr Peter, i £350 al-mese-tutto-compreso mi sembrano veramente buttati nel cesso. Versare magari qualcosa in piu' per un mutuo sarebbe sicuramente un ottimo investimento.
  • Voglio andarmene via da Darlington. Darling-ton e' veramente un posto noioso. Non brutto, noioso. Londra e' una metropoli, mi piacciono le grandi citta', mi piace questa citta'. C'e' tutto quello che cerco qua.
  • A Londra e' possibile cambiar lavoro e rimanere a Londra. In molte altre citta' cambiar lavoro aumenta la probabilita' di doversi spostare da qualche altra parte. Stare a Londra mi permetterebbe quindi di avere un posto fisso dove risiedere.
  • Mi sembra di essere a New York, con tutto quello che ne consegue.
Contro:
  • I costi alti. Il costo della vita e' veramente folle da queste parti: per fare un esempio stupido, stasera un mohito l'ho pagato £7 in un pub semplice. Non mi sembra molto regolare. I costi delle case seguono lo stesso andamento.
Ho poi trovato questo sito, che propone l'acquisto di una casa in share. E' un'idea curiosa, ma mi intriga. Ne parlero' piu' avanti.

Si accettano suggerimenti, e soldi.

martedì 21 agosto 2007

Ultimo viaggio a Londra

Con oggi chiudo la prima tornata di colloqui della mia vita.

Logica CMG mi ha invitato oggi al suo assessment centre a Londra. Il colloquio si e' svolto dalle 9 del mattino alle 3 del pomeriggio, ed e' stato diviso in quattro fasi.
  • Writing Test: in 50 minuti avevamo da leggere degli appunti di un progetto, schematizzare i punti chiave in un documento e fare un report del lavoro svolto.
  • Interview: classica competency interview, di quelle che si fanno sempre. Mi han chiesto che ci facevo in Scozia, le solite capacita' di leader e quali fossero i concorrenti di Logica CMG. Questo e' durato 30 minuti circa.
  • Psychometric Test: due test distinti, uno da 15 minuti su delle serie numeriche da completare, l'altro da 10 minuti sul check della sintassi di programmazione.
  • Test di Gruppo: solita boiata da 30 minuti dove bisogna assumere un tot di persone in base a delle specifiche. Si e' arrivati quasi alle mani.
E' stato curioso: anche oggi ero il piu' piccino (diamine, un posto Graduate e sono il piu' piccolo?), ed erano tutti arabi tranne due che erano neri. Mai vista una cosa cosi'. E' stato molto meglio che alla IBM comunque: io ero piu' rilassato avendo un contratto in mano, mi son sembrati tutti molto gentili e disponibili. Mi e' piaciuto meno il sistema di assunzioni, rispetto a quello di Atos: qui non sembravano molto interessati a te come persona ed esperienza passata, piu' che altro volevano vedere se corrispondevi ad un certo profilo e basta.

Sia che arriva l'offerta, sia che non arrivi, credo comunque di entrare in Atos. I motivi sono tanti: i soldi che offrono in Atos sono ottimi per vivere a Darlington, quelli che offrono in Logica sono abbastanza pochi per vivere nel sud-west di Londra. Il progetto di Atos mi interessa, in Logica non si sa neanche cosa fare prima di entrare nel gruppo. Darlington e' a 150 miglia da Edinburgh... Londra e' lontana!

Tornando a casa in aereo ripensavo al primo colloquio che ho fatto a Maggio presso la Accenture. Che pena, un po' mi vergogno. Solo un po', poi ci rido su. Tutto e' servito per arrivare alla fine ad un lavoro, anche le batoste prese all'Accenture, da Bloomberg, al telefono alla Norwich, alla IBM, alla DataConnection.. alla fine non son tantissime. Ne avevo ancora tante nella lista, da ottime blue chips a aziendine. Alla fine son stanco, voglio iniziare da qualche parte, e Atos e' un ottimo compromesso: devo acquisire fluidita' in inglese, prima di potermi buttare sulle consulenze, e Atos mi fara' arrivare a questo. Due anni mi son dato, due anni dovro' stringere i denti e rimanere li dentro. Dopo si cambiera', destinazione Londra, azienda finanziaria.

Oggi questo e' il piano, domani si vedra'. A Settembre che torno a Torino vedro' bene di programmare il da farsi nei prossimi due anni. Come avevo fatto finito la triennale, anche se non e' stato proprio rispettato, dato che a breve avrei dovuto prepararmi per le americhe :P

sabato 28 luglio 2007

PASTA Workshop - Cosa e' successo

Il giorno dopo la mia prima conferenza, tutto e' piu' tranquillo. C'e' anche il sole!

Son arrivato a Londra giovedi' mattina alle 10.40, con il volo delle 9.35 da Edinburgh a Luton. Poi il solito bus mi ha portato in Victoria Station, dopo un'oretta e mezza di viaggio. Quindi in metro a South Kensigton, e 5 min a piedi all'Imperial College.

Apro una parentesi sul viaggio. Complessivamente ho pagato:
  • 5£ di bus per Centro Edinburgh - Aereoporto Edinburgh e ritorno.
  • 72.48£ di aereo Edinburgh - Luton e ritorno.
  • 8£ Luton - Centro Londra (Victoria Station) e ritorno.
  • 5£ di metro tra Victoria Station e South Kensigton e ritorno.
L'andata e' durata esattamente 5 ore, da quando sono uscito di casa a quando son arrivato all'Imperial College, il ritorno 6 ore perche' si e' rimasti un po' fermi all'aereoporto di Luton causa problemi sull'aereo. Togliendo il prezzo della metro, il viaggio in aereo tra Edi e Londra costa 85£.

L'alternativa valida e' il treno: costa un pelo di piu' (dai 40 ai 60£ a viaggio, bisogna prenotare un po' in anticipo), dura 4 ore e 1/2, non si hanno problemi di check-in e peso sul bagaglio. La prima classe e' dotata persino di internet, prese per la corrente e bevande gratuite. Non bisogna cambiare bus / aereo / bus, non ci son problemi di traffico. Insomma, non mi pare male. Il punto e' solo il prezzo, che e' piu' alto che l'aereo.

Tornando all'Imperial College, la conferenza e' stata carina. Il posto e' veramente bello: il nostro dipartimentino di Informatica fa davvero ridere in confronto a questaa mastodontica universita'. Questo workshop dura dalle 2 del pomeriggio di Giovedi' fino alle 2 del pomeriggio del Venerdi' successivo: gli interventi son schedulati a gruppi, con tre partecipanti per gruppo. Ogni persona ha mezz'ora di tempo, 25 minuti per l'esposizione, 5 minuti per le domande. Tra un gruppo e l'altro una pausa caffe' aiuta tutti a ripigliarsi dal torpore.

Dopo l'ultimo intervento, Giovedi' sera ci hanno accompagnato a fare un tour dell'Imperial College, in particolare sulla Queen's Tower. Da la su si gode un'ottima panoramica di tutta Londra, e ne vale la pena dopo aver salito tutti quei gradini per raggiungere la vetta!

L'evento e' descritto su questo sito, mentre il mio paper e' questo.

Non c'e' molto da dire sull'evento: il PASTA tratta Process Algebra and Stochastically Timed Activities, e penso che sia una cosa che interessa solo persone che ci lavorano sopra. Alcuni lavori sono stati piu' interessanti di altri, io ho difeso bene la mia presentazione e sono abbastanza soddisfatto. Ero molto impanicato, dato che era la prima volta che presentavo in una conferenza, e, anche se era un workshop, mi avrebbe fatto piacere fare una bella figura presentando un lavoro con capo e coda.

Giovedi' sera abbiam mangiato tutti in un ristorante armeno, il Jakob's, molto buono, poi una birra in un pub a fianco, quindi albergo 4 stelle al Best Western John Howard Hotel. Qui, con 80£ (se si dice di essere dell'Imperial College..) si puo' dormire ed avere una prima colazione. Non male per un 4 stelle in centro a Londra!