Torno bello fresco da 5 giorni a New York, e ieri mi fottono la bici. Stronzo, spero che ci crepi su quella bici.
Ma torniamo indietro di due anni e passa.
Era Settembre 2006, giornata calda a Torino. Io e Depa decidiamo di andare in uni in bici, come si era iniziato a fare da un po' di settimane. Lego la bici davanti all'uni: e' l'inizio di Settembre, via Pessinetto non e' la Rambla, ma qualcuno passa di tanto in tanto. E' passato anche un ladro, che mi ha distrutto catena e lucchetto, e si e' portato via la bici. Si e' preso pure la catena, vuoi che magari non la rivendi per due euro?
Incazzato come una iena vado dal comando dei Carabinieri di Corso Regio Parco. Dopo aver aspettato un'ora all'ingresso, espongo la mia disavventura al Carabiniere di fronte a me. Lui ascolta, ascolta, ascolta. Quando smetto di parlare, mi chiede: "E vabbuo', che ce dobbiamo fare?". Io lo guardo, un po' perplesso, e gli dico: "Be', vorrei sporgere denuncia ovviamente". Lui mi risponde: "Ma che ce fa la denuncia a fare, tanto nun la troveremo mai, sa quante bici vengono rubate ogni giorno?". Io passo dal perplesso all'incazzato nero. E questi sarebbero i Carabinieri? Mi incazzo, alzo un po' la voce, e gli dico "Senta, adesso lei scriva la denuncia, probabilmente non la troverete mai, ma io voglio comunque sporgere la denuncia". Ma che cazzo scusa, se pure i Carabinieri ti dicono di non sporgere denuncia che tanto e' inutile, che devo fare? Andarle a rubare pure io le bici? Stendo un velo pietoso sulla denuncia, che dovrei averla ancora a casa: la mountain bike e' diventata muntan baicke.. ma vabbe', alla fine non parlano neppure italiano, non ti puoi aspettare l'inglese.
Giovedi' 4 Dicembre 2008
Ho prestato da un po' di settimane la bici al mio coinquilino, dato che la sua macchina e' al garage per riparazioni. Lui torna a casa, apre il cancello del giardino dietro casa, chiude il cancello a chiave, lascia la bici nel giardino, va in casa a fare una telefonata e una siga, prima di riporre la bici dentro il bike shelter. Mentre era in casa, un simpatico giovanotto ha scavalcato il cancello, lo ha aperto dall'interno, e se l'e' svignata con la mia bici.
Chiamo i Carabinieri di Darlington. Anzi, dato che non avevo il numero, chiamo il 999 e chiedo di mettermi in comunicazione coi Carabinieri di Darlington. 10 secondi dopo stavo parlando con qualcuno qua di Darlington, che mi dice che in serata sarebbero passati loro a raccogliere le prove e fare un verbale. Rimango gia' stupefatto da questo. Due ore dopo suona la porta, un giovanotto un po' fumato del reparto investigativo mi chiede se posso accompagnarlo sulla scena del crimine. Attenti a non calpestare le impronte lasciate sulla neve dal ladro, l'Horatio Caine di Darlington scatta mille foto del giardino, per poi passare alla cera liquida da mettere sulle impronte del malfattore lasciate sulla neve. Nel frattempo mi racconta dell'assassino che ha scovato un anno fa proprio graze alle impronte lasciate sulla neve. La cera si solidifichera' nella notte, e ripassera' domani a riprendersela. Nel frattempo gli lascio una copia della fattura della bicicletta, e se ne va.
L'indomani non sono a casa: passa comunque un pulotto, che lascia un numero di verbale al mio padrone di casa, dicendo di non preoccuparsi e che faranno tutto il possibile per trovare la bici, anche se dicono che e' abbastanza difficile. Dicono che a Natale e' abbastanza comune che le bici vengano rubate, ed hanno un tasso di restituzione del 25%.
Ora, son convinto che la bici non saltera' mai fuori. Detto questo, mi sento in dovere di fare i miei complimenti ai Carabinieri locali per come si son comportati in questa situazione. Non troveranno la mia bici, ma per lo meno la gente sa che si sbattono, anche per problemi infimi come questi.
Ma torniamo indietro di due anni e passa.
Era Settembre 2006, giornata calda a Torino. Io e Depa decidiamo di andare in uni in bici, come si era iniziato a fare da un po' di settimane. Lego la bici davanti all'uni: e' l'inizio di Settembre, via Pessinetto non e' la Rambla, ma qualcuno passa di tanto in tanto. E' passato anche un ladro, che mi ha distrutto catena e lucchetto, e si e' portato via la bici. Si e' preso pure la catena, vuoi che magari non la rivendi per due euro?
Incazzato come una iena vado dal comando dei Carabinieri di Corso Regio Parco. Dopo aver aspettato un'ora all'ingresso, espongo la mia disavventura al Carabiniere di fronte a me. Lui ascolta, ascolta, ascolta. Quando smetto di parlare, mi chiede: "E vabbuo', che ce dobbiamo fare?". Io lo guardo, un po' perplesso, e gli dico: "Be', vorrei sporgere denuncia ovviamente". Lui mi risponde: "Ma che ce fa la denuncia a fare, tanto nun la troveremo mai, sa quante bici vengono rubate ogni giorno?". Io passo dal perplesso all'incazzato nero. E questi sarebbero i Carabinieri? Mi incazzo, alzo un po' la voce, e gli dico "Senta, adesso lei scriva la denuncia, probabilmente non la troverete mai, ma io voglio comunque sporgere la denuncia". Ma che cazzo scusa, se pure i Carabinieri ti dicono di non sporgere denuncia che tanto e' inutile, che devo fare? Andarle a rubare pure io le bici? Stendo un velo pietoso sulla denuncia, che dovrei averla ancora a casa: la mountain bike e' diventata muntan baicke.. ma vabbe', alla fine non parlano neppure italiano, non ti puoi aspettare l'inglese.
Giovedi' 4 Dicembre 2008
Ho prestato da un po' di settimane la bici al mio coinquilino, dato che la sua macchina e' al garage per riparazioni. Lui torna a casa, apre il cancello del giardino dietro casa, chiude il cancello a chiave, lascia la bici nel giardino, va in casa a fare una telefonata e una siga, prima di riporre la bici dentro il bike shelter. Mentre era in casa, un simpatico giovanotto ha scavalcato il cancello, lo ha aperto dall'interno, e se l'e' svignata con la mia bici.
Chiamo i Carabinieri di Darlington. Anzi, dato che non avevo il numero, chiamo il 999 e chiedo di mettermi in comunicazione coi Carabinieri di Darlington. 10 secondi dopo stavo parlando con qualcuno qua di Darlington, che mi dice che in serata sarebbero passati loro a raccogliere le prove e fare un verbale. Rimango gia' stupefatto da questo. Due ore dopo suona la porta, un giovanotto un po' fumato del reparto investigativo mi chiede se posso accompagnarlo sulla scena del crimine. Attenti a non calpestare le impronte lasciate sulla neve dal ladro, l'Horatio Caine di Darlington scatta mille foto del giardino, per poi passare alla cera liquida da mettere sulle impronte del malfattore lasciate sulla neve. Nel frattempo mi racconta dell'assassino che ha scovato un anno fa proprio graze alle impronte lasciate sulla neve. La cera si solidifichera' nella notte, e ripassera' domani a riprendersela. Nel frattempo gli lascio una copia della fattura della bicicletta, e se ne va.
L'indomani non sono a casa: passa comunque un pulotto, che lascia un numero di verbale al mio padrone di casa, dicendo di non preoccuparsi e che faranno tutto il possibile per trovare la bici, anche se dicono che e' abbastanza difficile. Dicono che a Natale e' abbastanza comune che le bici vengano rubate, ed hanno un tasso di restituzione del 25%.
Ora, son convinto che la bici non saltera' mai fuori. Detto questo, mi sento in dovere di fare i miei complimenti ai Carabinieri locali per come si son comportati in questa situazione. Non troveranno la mia bici, ma per lo meno la gente sa che si sbattono, anche per problemi infimi come questi.
3 commenti:
Alla faccia dei due anni e passa :-)
Uguale uguale ai nostri paladini della giustizia.
Forse volevi dire 2006 ^_^
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