Ormai l'esito del referendum lo sanno anche i muri: il popolo ha votato brexit, e brexit sia. E ora? La Camera dovrebbe prendere atto del risultato del refendum e uscire dall'Unione, ma ho l'impressione che le cose andranno diversamente.
Venerdi' mattina mi sono svegliato abbastanza impanicato, dal momento che mi trovavo nella minoranza delle persone che aveva votato Remain. Da buon Inglese naturalizzato, mi sono fatto una tazza di te, e poi un'altra, ed un'altra ancora. Ho letto mille commenti su Guardian, Independent, Standard, e BBC, e dopo due giorni mi sono deciso a dire la mia. Non staro' a parlare delle ragioni per cui la maggioranza della popolazione votante ha deciso di uscire dall'Unione, ma faro' delle considerazioni su due cose curiose che sono successe ieri.
La prima e' stata la faccia da funerale di Gove e Johnson durante la conferenza stampa sulla vittoria dei Leave. Insomma, avete vinto il referendum! Guardate quel pirla di Farage come esulta! Quei due no invece: la tirano lunga su come Cameron, che da poco ha annunciato le sue dimissioni da Primo Ministro, e' stato un buon politico, coraggioso ecc ecc. Belle parole, ma perche' indugiare cosi' su Cameron? E perche' sti musi lunghi? Stanno forse realizzando la cazzata immane (aka suicidio politico) che hanno fatto?
La seconda cosa e' un fatto che non e' avvenuto. Sappiamo oramai tutti le cazzate che si sono dette durante la campagna elettorale: Farage che ritratta sui £350M all'NHS, Hannan sull'immigrazione, e chi ne ha piu' ne metta. Be', una e' passata piu' in sordina: Cameron aveva promesso che se vincevano i Leave, lui avrebbe iniziato le procedure per l'uscita dall'UE il giorno dopo il voto (avrebbe invocato il famoso Articolo 50 del trattato di Lisbona), prendendosi quindi tutte le responsabilita' annesse. Be', non l'ha fatto: con il suo discorso di uscita, ha detto (parafrasando) "io me ne vado, ora sono cazzi vostri (Gove e Johnson) uscire dall'UE e spiegare al popolo tutte le stronzate che avete detto".
Insomma, Cameron non si prende la resposabilita' di uscire dall'Unione, dicendo che sara' responsabilita' del nuovo PM farlo. E chi sara' nuovo PM? 99% Johnson. Vuoi vedere che ieri Johnson era un po' preoccupato perche':
- Non si aspettava che i Leave vincessero
- Cameron non ha nessuna intenzione di invocare l'Articolo 50
- Sara' lui stesso che dovra' premere il grilletto, prendendosi tutte le conseguenze quando i suoi elettori vedranno nero su bianco che poveri sono, e poveri rimangono, con o senza Unione
Johnson non e' stupido. Fa il buffone, ma non e' stupido, ma purtroppo non e' neanche coraggioso. Dovra' trovare una via d'uscita, ce ne sono varie che ho sentito fin'ora:
- Chiamare un secondo referendum. L'Irlanda l'ha fatto due volte in materia Europea, ma si trattava di cose diverse. In piu' Cameron ha chiaramente detto che il referendum e' uno ed uno solo - nessun foreverendum.
- Non ratificare il voto del referendum. Il referendum non ha validita' legale, quindi il parlamento potrebbe ignorarne il risultato. Sarebbe un po' una stronzata, e giustamente la gente andrebbe a Westminster a prendere tutti i parlamentari a sassate.
- Temporeggiare. Per ora questa e' la tattica, ma a Bruxelles invece vorrebbero velocizzare un po' le procedure.
E poi c'e' un'opzione un po' esotica: il veto della Scozia. Secondo alcuni trattati tra UK, Scozia e UE, il parlamento Scozzese ha diritto di veto su materie riguardanti l'UE. Ora, sicuramente non farebbe aumentare l'amore tra Inghilterra e Scozia (se mai ci sia stato amore), ma potrebbe togliere Johnson dagli impicci.
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