venerdì 28 marzo 2008

E' tempo di vot(azion)i

Ho ricevuto oggi le cartoline elettorali, direttamente a casa. Me le ha spedite l'ambasciata, in un plico, con tanto di istruzioni per l'uso.

Sono prevenuto. Ero convinto di trovarmi di fronte il solito pasticcio burocratico italiota, invece son rimasto piacevolmente sorpreso quando ho letto il foglio-guida. Tutto molto semplice: si vota su delle cartoline simili a quelle che ci sono nelle cabine elettorali, con una croce sopra il simbolo preferito. Si mettono quindi le due cartoline (camera dei deputati e del senato) in una busta bianca, anonima e sigillata, la quale va a sua volta in un'altra busta preaffrancata e precompilata, destinazione ambasciata. Nell'ultima busta, oltre alla busta bianca, va anche messo un foglietto definito "ricevuta" che identifica l'elettore con un numero (probabilmente il codice con cui son iscritto all'AIRE). La ricevuta credo (spero) serva solo per evitare che la gente voti piu' volte o a nome di altri.

Non e' male votare per corrispondenza.

2 commenti:

Davide ha detto...

E se si fa tutto per posta cosa impedisce che qualcuno intercetti queste buste e ci metta i suoi voti? ..ci credo che poi puntano tanto sui vodi di chi sta all'estero! Ma per il regno unito hai invece qualche diritto di voto?

Luca ha detto...

Potrebbero intercettarlo all'andata, anche se non so come: la busta e' completamente anonima. Al ritorno c'e' gia' il mio voto: e' difficile modificarlo, se ci son "irregolarita'" nella scheda credo venga invalidata. Comunque me li vedo gia' gli gnometti del Berlusca o di Veltroni a frugare in tutte le colonnine della posta a scovare le buste elettorali!!

Ho diritto di voto nel council, in quanto sono iscritto nell'electoral roll locale. So per certo che non posso votare per il PMs a Londra, non so invece per il county (sempre che abbia qualche forma di governo locale).