lunedì 29 dicembre 2008

Auguri di buon Natale e felice anno nuovo dalla redazione

E' da un po' che non scrivo, vediamo che e' successo in queste ultime settimane.

Dopo i vari incidenti che mi son capitati, il mio padrone di casa mi ha gentilmente offerto il suo garage per preservare la macchina durante la mia assenza. Gia', forse non l'ho detto: ho passato una settimana a Turin, la settimana di Natale.

Come al solito sul volo per Torino ho incontrato Chiara, e ci siamo un po' aggiornati sulle avventure dell'anno trascorso.

Il fajitas party quest'anno e' stato all'insegna di un pollo un po' piu' duro del solito: ho infatti imparato a mie spese che il 'durello' e' effittavamente una parte 'dura' del polletto, e si abbina poco con la fajitas, che richiede petto o coscia. Vabe', sara' per l'anno prossimo.

Non son riuscito ad incontrare tutti durante questa settimana trascorsa, direi che ho trovato circa la meta' delle persone che volevo: mi rifaro' la prossima volta.

Torino e' parecchio fredda. Rispetto a qua dove sono, Torino sembra il polo nord. Non chiedetemi perche', ma qui non fa mai cosi' freddo come a Torino. Un esempio su tutti: ieri son andato a fare la spesa al Morrisons, in felpa. Se fossi andato all'Auchan a Torino in felpa, sarei morto ibernato.

Ho ufficialmente deciso che torno a sciare, il prossimo anno. Niente tavola, solo sci. Ma dal prossimo inverno.

Il volo di ritorno e' stato un po' tribolato. Prima l'aereo ritardato di un'ora e mezzo alla partenza, poi io che son stato male causa stomaco vuoto (per fortuna ho chiacchierato come al solito tutto il tempo, sono il terrore dei miei vicini di sedile). Arrivato a Stansted ovviamente avevo perso il treno, ho dovuto aspettare un'ora per quello dopo. La coincidenza a Peterbrough con il treno per Darlington era saltata pure quella, cosi' aspetto un'altra ora per il nuovo treno.. alla fine della fiera son arrivato a casa alle 8 di sera. Contando che ho lasciato casa alle 9 del mattino, il viaggio e' durato 11 ore. Credo che avrei fatto prima in treno.

A proposito di viaggio, sto cercando una via alternativa per andare a Torino da Darlington: suggerimenti sono ben accetti.

Morale della favola (o del post): questo Natale e' stato migliore di quello passato. A breve festeggero' il mio secondo anno di permanenza nel Regno Unito, ricorrenza che mi dicono cadere il 19 Gennaio. Si accettano scommesse su dove trascorrero' il prossimo capodanno!

martedì 9 dicembre 2008

72 ore dopo

72 ore dopo la bici, son rimasto di nuovo vittima della micro criminalita' Darlingtoniana. Cazzo, ma che sfiga.

Domenica notte un tizio, passando a fianco alla mia macchina, ha deciso (senza mia previa autorizzazione) che il sedile del passeggero era decisamente migliore con un bel masso sopra e tanti vetri rotti intorno. Io ovviamente non ero dello stesso parare, ma non sono stato interpellato.

Stamattina, a parte lo stupore e £80 in meno per avere un nuovo vetro, mi chiedevo: ma perche' cazzo c'hai tirato un sasso dentro? La macchina dentro non e' stata toccata: stereo, cassette, cd, tutto in ordine. C'e' persino l'ipod che avevo lasciato. Poi, mentre stavo andando in ufficio con il vetro nuovo, realizzo cosa manca: un dado. Possedevo due dadi blu che penzolavano dallo specchietto retrovisore, di quelli grossi di spugna. Bene, ora ce n'e' solo piu' uno.

Tu, per rubarmi un dado di spugna, mi fracassi il vetro della macchina? Sei proprio una persona povera.

sabato 6 dicembre 2008

CSI: Darlington

Torno bello fresco da 5 giorni a New York, e ieri mi fottono la bici. Stronzo, spero che ci crepi su quella bici.

Ma torniamo indietro di due anni e passa.

Era Settembre 2006, giornata calda a Torino. Io e Depa decidiamo di andare in uni in bici, come si era iniziato a fare da un po' di settimane. Lego la bici davanti all'uni: e' l'inizio di Settembre, via Pessinetto non e' la Rambla, ma qualcuno passa di tanto in tanto. E' passato anche un ladro, che mi ha distrutto catena e lucchetto, e si e' portato via la bici. Si e' preso pure la catena, vuoi che magari non la rivendi per due euro?

Incazzato come una iena vado dal comando dei Carabinieri di Corso Regio Parco. Dopo aver aspettato un'ora all'ingresso, espongo la mia disavventura al Carabiniere di fronte a me. Lui ascolta, ascolta, ascolta. Quando smetto di parlare, mi chiede: "E vabbuo', che ce dobbiamo fare?". Io lo guardo, un po' perplesso, e gli dico: "Be', vorrei sporgere denuncia ovviamente". Lui mi risponde: "Ma che ce fa la denuncia a fare, tanto nun la troveremo mai, sa quante bici vengono rubate ogni giorno?". Io passo dal perplesso all'incazzato nero. E questi sarebbero i Carabinieri? Mi incazzo, alzo un po' la voce, e gli dico "Senta, adesso lei scriva la denuncia, probabilmente non la troverete mai, ma io voglio comunque sporgere la denuncia". Ma che cazzo scusa, se pure i Carabinieri ti dicono di non sporgere denuncia che tanto e' inutile, che devo fare? Andarle a rubare pure io le bici? Stendo un velo pietoso sulla denuncia, che dovrei averla ancora a casa: la mountain bike e' diventata muntan baicke.. ma vabbe', alla fine non parlano neppure italiano, non ti puoi aspettare l'inglese.

Giovedi' 4 Dicembre 2008

Ho prestato da un po' di settimane la bici al mio coinquilino, dato che la sua macchina e' al garage per riparazioni. Lui torna a casa, apre il cancello del giardino dietro casa, chiude il cancello a chiave, lascia la bici nel giardino, va in casa a fare una telefonata e una siga, prima di riporre la bici dentro il bike shelter. Mentre era in casa, un simpatico giovanotto ha scavalcato il cancello, lo ha aperto dall'interno, e se l'e' svignata con la mia bici.

Chiamo i Carabinieri di Darlington. Anzi, dato che non avevo il numero, chiamo il 999 e chiedo di mettermi in comunicazione coi Carabinieri di Darlington. 10 secondi dopo stavo parlando con qualcuno qua di Darlington, che mi dice che in serata sarebbero passati loro a raccogliere le prove e fare un verbale. Rimango gia' stupefatto da questo. Due ore dopo suona la porta, un giovanotto un po' fumato del reparto investigativo mi chiede se posso accompagnarlo sulla scena del crimine. Attenti a non calpestare le impronte lasciate sulla neve dal ladro, l'Horatio Caine di Darlington scatta mille foto del giardino, per poi passare alla cera liquida da mettere sulle impronte del malfattore lasciate sulla neve. Nel frattempo mi racconta dell'assassino che ha scovato un anno fa proprio graze alle impronte lasciate sulla neve. La cera si solidifichera' nella notte, e ripassera' domani a riprendersela. Nel frattempo gli lascio una copia della fattura della bicicletta, e se ne va.

L'indomani non sono a casa: passa comunque un pulotto, che lascia un numero di verbale al mio padrone di casa, dicendo di non preoccuparsi e che faranno tutto il possibile per trovare la bici, anche se dicono che e' abbastanza difficile. Dicono che a Natale e' abbastanza comune che le bici vengano rubate, ed hanno un tasso di restituzione del 25%.

Ora, son convinto che la bici non saltera' mai fuori. Detto questo, mi sento in dovere di fare i miei complimenti ai Carabinieri locali per come si son comportati in questa situazione. Non troveranno la mia bici, ma per lo meno la gente sa che si sbattono, anche per problemi infimi come questi.

giovedì 27 novembre 2008

26

Stamattina ci pensavo: facebook genera una diarrea di auguri provenienti da mezzo mondo. E' piacevole comunque, e ringrazio tutti quelli che mi han lasciato gli auguri sul wall, rispondero' uno per uno.

Per i miei 26 anni mi son regalato una mini vacanza a New York, partiro' Venerdi' per tornare Mercoledi' prossimo. Alla facciazza del credit crunch, crisi dei consumi, sterlina debole e quant'altro: io vado ad ubriacarmi e fare shopping.

Credo che se oggi vivo all'estero, parte lo devo a quelle settimane passate a New York due anni fa. Questa volta sara' diverso ovviamente: la lingua non e' piu' un problema come lo era la volta scorsa, so gia' meglio dove andare e dove non. Forse non avra' piu' quell'aspetto di avventura che aveva due anni fa, ma mi aspetto comunque molto anche questa volta.

domenica 23 novembre 2008

Telegiornali minor(at)i

Tempo fa avevo segnalato il video di Giuseppe Jr, il piccolo cantante emergente.

Oggi voglio mostrare a tutti i (pochi) lettori del blog un estratto del telegiornale di Teleacras Agrigento, dove un simpatico giornalista racconta con passione i fatti della giornata.



Non limitate la vostra curiosita' a questo video, andate a vedere anche i video simili!

lunedì 17 novembre 2008

Il gufo dorato

Se riesco a muovere il culo dal letto prima delle 12 alla Domenica, e non ho quella tipica sensazione da post pinta, di solito vado a farmi un giro in bici nelle foreste qui vicino.

La mia preferita e' Hamsterley Forest, una riserva vicino a West Auckland, mezz'ora di macchina nord-west da Darlington, sulla mitica A68 che porta ad Edinburgh.

La foresta si finanzia con una tassa di £3 per ogni macchina che entra, prezzo piu' che onesto per consentire la pulizia dei sentieri e una serie di strutture all'interno. Ci sono vari percorsi all'interno della foresta, che si distinguono per la difficolta'. E' un posto dove si pratica spesso il down-hill ad alti livelli, e qualche volta mi fermo a vedere sti pazzi scendere giu' come dei matti dalle colline e sfracellarsi al suolo ad ogni salto.

Ma la parte piu' bella e' il gufo dorato. Il golden owl e' un percorso segretissimo di cui pochi eletti conoscono l'esistenza. Io sono uno di quelli, essendo stato istruito da Beppe, che a sua volta e' stato istruito dal barista della foresta, che l'ha sentito da un suo amico che, si tramanda, origliasse una conversazione al bar tra Maometto e Gesu'.

Il golden owl e' un percorso altamentente tecnico in mezzo ad un bosco stra-fitto: del tipo che appena ci si entra, non si vede veramente una mazza di nulla. Oggi pome erano circa le tre quando son arrivato all'ingresso, il sole iniziava gia' a tramontare, e all'interno della foresta non si vedeva una beata mazza. Non sono ancora riuscito a farmi tutto il golden owl senza mettere i piedi per terra almeno una volta: se non altro oggi son riuscito a non distruggermi la spalla come due settimane fa, piantanomi in un rivo. Il fatto che sia buio rende praticamente impossibile vedere radici e sassi che sbucano da sotto, ed e' abbastanza diffice seguire il sentiero.

Si narra di ciclisti che si son persi e poi ritrovati a Guantanamo, portati la dal mitologico golden owl, di cui qui sotto ho trovato una rarissima immagine:



domenica 16 novembre 2008

Call of Duty: World at War

Contentissimo stamattina quando mi e' arrivato Call of Duty World at War, preordinato un po' di settimane fa su Amazon per £37. Un po' meno contento ora.

Stasera son pure rimasto a casa, pregustandomi una sorta di geek party con amici per provare sto benedetto call of duty. Ovviamente il gioco in solitaria si salta subito, e si va subito a quello in multiplayer. Son arrivato al livello 9 in un'oretta che ci sto giocando.. e devo dire che e' ok.

Il multiplayer di CoD4, quello sviluppato da Infinity Ward, mi aveva subito preso. Vuoi che era rivoluzionario, vuoi che era davvero coinvolgente. Questo CoD invece, progettato da Treyarch, non ha nulla di nuovo dal precedente: il multiplayer e' sostanzialmente identico, semplicemente ambientato durante WWII. Ci sono dei piccoli miglioramenti: si possono usare dei mezzi (anche questo copiato, da Halo stavolta), e mi sembra che la dimensione delle mappe sia mediamente piu' grossa, forzando il gruppo ad usare una strategia piu' di branco che andare in giro da soli a scovare i nemici. Le mappe sono tante, 13, e grosse, quindi ci vorra' un po' per impararle a memoria! Solo 4 di queste hanno dei mezzi, ed e' una mia impressione che queste 4 mappe vengano scelte dal sistema piu' frequentemente di altre.

Insomma, nulla di eccezionale, e' ok appunto. Mi sa che stase ci facciamo due spari a CoD4 per finire meglio la serata!

giovedì 13 novembre 2008

Il garante della sregolatezza

ROMA - "Non solo lo "sciopero selvaggio" di lunedì scorso, ma anche "lo sciopero pignolo" di dipendenti di Alitalia che applicano alla lettera le regole del manuale operativo rappresentano "una grave lesione dei diritti dei cittadini", una "evidente violazione delle regole". E' la posizione del Garante per gli scioperi nei servizi pubblici, Antonio Martone ..." - Ansa 13/11/08

Lo rileggo, forse ho capito male: "applicare alla lettera le regole del manuale operativo rappresenta una evidente violazione delle regole". Dite che Antonio Martone si prendera' la responsabilita' del prossimo incidente aereo? Qualcosa mi dice di no.

sabato 8 novembre 2008

Dal presidente operaio al presidente abbronzato

Diro' la mia sulla politica italiana, evitando di taggare questo post in modo da non ricaderci mai piu' sopra.

Il mio coinquilino stasera mi chiede "hai sentito quello che ha detto xxx? ma si e' rincretinito?" e io mi son trovato a rispondergli "no, tranquillo, e' normale, lo fa sempre".

Non so se son piu' disgustato da quello che xxx ha detto o da come ho risposto io al mio coinquilino. Pare che in Italia sia permesso dire tutto, senza prendersi alcuna responsabilita' per cio' che si e' detto. A volte poi si ritratta, a volte si accusano i giornali komunisti (facendo anche finta di sparare ai giornalisti, che non fa mai male), a volte si da dei coglioni a chi ti fa notare che hai detto una cazzata. Ma non ci si scusa mai. E' sempre -fottutamente- colpa dell'altro. Perche' l'altro e' un komunista o un fascista.

E quindi sono disgustato. Disgustato che un uomo in passato iscritto ad una famosa loggia massonica ha giurato per la terza volta fiducia allo repubblica, disgustato per la vicinanza di quest'uomo a personaggi coinvolti in crimini mafiosi o scandali finanziari, disgustato che l'opposizione non riesca neanche a leggere un decreto legge e dia per partito preso contro la maggioranza, disgustato che il confronto alla camera finisca sempre nelle piazze.

Perche' qualcosa cambi, dovro' attendere il primo presidente italiano nero, non solo abbronzato.

domenica 2 novembre 2008

Dead set, ma piu' in generale sui morti viventi

Inizio a credere che gli Inglesi siano un po' ossessionati dalla storia dei morti viventi, dagli zombie per intenderci.

E' appena passata la festa di Halloween, notte per eccellenza in cui il confine tra cio' che e vivo e cio' che e' morto viene a mancare, ed E4 ha proposto alla tv una produzione chiamata Dead Set, un horror movie in 5 episodi finita appunto la notte del 31 Ottobre.

Ho avuto modo di vederla tutta, e non mi e' dispiaciuta. Il film e' ambientato prevalentemente nella casa del grande fratello, posto (teoricamente) isolato dal mondo per diversi mesi. Gli inquilini della casa sono all'oscuro del fatto che tutta l'Inghilterra e' diventata terra di zombie, fin tanto che alcuni operatori che lavorano al grande fratello trovano rifugio nella casa per scampare alla minaccia.

Non so se arrivera' mai in Italia, ma chi se ne frega: finisce che muoiono tutti, diventando tutti zombie.

Il film ricorda un po' "28 giorni dopo" o "28 settimane dopo", recenti pellicole ambientate pure loro nel Regno Unito. Insomma, quando devono fare un horror-movie, qua vanno subito sugli zombie. Sara' un caso?

martedì 28 ottobre 2008

Forse non tutti sanno che

Oggi, oltre ad essere Diwali, e' anche Oxi Day in Grecia. L'Oxi Day, ovvero "il giorno del No", e' celebrato il 28 Ottobre, in quanto nel 1940 il nostro grande duce ricevette un sonoro Oxi ("No" appunto) alla richiesta di far entrare le truppe italiche in Grecia all'inizio della seconda guerra mondiale. Vedi, uno chiede pure il permesso, e questi non si lasciano invadere tranquillamente. Che cafoni.

mercoledì 15 ottobre 2008

365

365 giorni da quando ho iniziato, 365 giorni da quando con grande probabilita' finiro'. Insomma, siamo al giro di boa. Se non altro ieri e' arrivata la promozione e l'aumento: son moderatamente soddisfatto, certo non son andato a festeggiare fuori.

La tedesca se ne parte oggi, all'una: son veramente contento per lei, e non vedo l'ora pure io d'impacchettare tutta la mia roba e muovermi da qualche altra parte! -365.

domenica 12 ottobre 2008

Giuseppe Jr

E' un diritto fondamentale di ogni giovane artista musicale avere massima visibilita' da tutti i media. Io, con il mio piccolo blog, voglio dar voce ad un altrettanto piccolo cantante, le cui potenzialita' sono a dir poco strabilianti. Un plauso anche alla regia di questo video, che permette al piccolo Giuseppe Jr di mostrare al mondo intero la sua classe, la sua grinta e perche' no, anche il suo stile.

E' con fierezza che vi presento.. Giuseppe Jr!



Ho taggato questo post come Funny, non me ne voglia il piccolo Giuseppe.

giovedì 9 ottobre 2008

Ecco il passaporto, e le mie scuse

A pensar male a volte si sbaglia. Il consolato di Manchester mi ha appena spedito il mio nuovo passaporto elettronico, che sono andato a ritirare a mezzogiorno alla posta dato che stamattina ho solo vagamente sentito il postino bussare la porta alle 7.

Per avere quindi un nuovo passaporto ho impiegato quindi 8 giorni lavorativi, 6 se togliamo il lunedi' in cui ho spedito la documentazione e ieri in cui presumibilmente il passaporto e' arrivato a Darlington. Avendo fatto tutto via posta, senza procedure di urgenza ed essendo all'estero, direi che e' un risultato a dir poco straordinario. Mi complimento quindi con tutto lo staff dell'ambasciata, e segnalero' al mitico Brunetta il fatto positivo.

Cio' non toglie che potrebbero rispondere al telefono un'oretta o due in piu' al giorno, e che i £68 mi sembrano un po' cari.

martedì 7 ottobre 2008

A me fa un po' sorridere

A me fa un po' sorridere che uno dei popoli piu' colpiti da questa crisi finanziaria (che si puo' riassumere sinteticamente in queste quattro slides presentate da Paulson e Bernanke ai leader mondiali in un meeting segreto ad altissimo livello) sia quello Islandese. 300k anime e milioni di ettari di ghiaccio, dell'Islanda fino a ieri si sapeva solo che aveva una capitale impronunciabile e la cantante Björk. Oggi son con le pezze al culo, e la stampa italiana non ha nulla di meglio da fare se non pigliarli in giro.

Che piu' ci penso e mica me li vedo sti Islandesi pirati della finanza mondiale, speculatori sui derivati a Wall Street o ricettatori di opzioni sui mutui. Sembrano tanto carini, piccini, con le guancette rosse e dediti ad una vita morale e in sintonia con la natura.

E invece no: vuoi che i banchieri islandesi sono dei diavoli avidi di danaro, oppure vuoi che avevano semplicemente le fette di prosciutto sopra gli occhi, oggi la povera isoletta in culo ai lupi si ritrova con le pezze al culo. Che sfiga, mi sa che ora gli tocca pure aderire all'Europa Unita: oltre il danno, la beffa!

domenica 5 ottobre 2008

DV-2010

Alla fine ci sono cascato pure io, e quest'anno mi sono iscritto alla DV-2010, chiamata d'ora in poi l'americanata per eccellenza (pronunciato allo stesso modo de le auto della settimana nelle televisioni private di quando ero piccino). L'americanata per eccellenza consiste in una lotteria per ottenere un permesso di lavoro indeterminato negli Stati Uniti. Tutto qua: niente soldi, niente posto di lavoro. Solo un permesso.

Dato che il periodo e' propizio, ho pensato bene di parteciparvi. L'americanata per eccellenza non si risolve in un mesetto o due: l'estrazione delle carte verdi (i permessi) avverra' nella prima meta' del 2009, e, se si venisse estratti, fino al 2010 non si vede il benedetto permesso. I piu' attenti si saranno accorti che 2010 e' lo stesso numero del nome ufficiale della lotteria. Bravi.

Partecipare alla lotteria e' semplice, e penso che qualsiasi italiano 18enne o piu' abbia i requisiti. C'e' solo l'angoscia della foto. Per partecipare all'americanata per eccellenza infatti bisogna inviare una propria foto che deve seguire dei canoni rigorosi, pena la squalifica. Gia', perche' come cazzo credete che sia possibile che in California ci siano solo bionde-alte-gnocche-tettute e giovani-alti-fighi-muscolosi? Semplice, li selezionano. Se sei americano, vieni selezionato alla nascita con buona approssimazione su come diventerai, se arrivi dall'estero vieni selezionato in base alla foto che invii. Mica scemi, l'avessimo fatto pure noi in Italia sai quanti politici ci saremo tolti dalle palle fin dalla nascita?

giovedì 2 ottobre 2008

Addio, passaporto. Brunetta, dove sei!?

Gli americani sono fondamentalmente dei rompicoglioni. Mi sembra di averlo gia' detto in un altro post, ma continuo a ribadirlo che non fa mai male. Per andare in Us senza visto ora e' necessario procurarsi un passaporto elettronico, quello a lettura ottica non va piu' bene. Nel frattempo in Italia ci son in giro 4 tipi di passaporti, tanto per fare poca confusione: cartaceo, ottico, con foto digitale, elettronico. Ognuno di questi ha delle regole che ne determina l'ammissione o meno. Allucinante.

Io ne ho uno digitale, e devo cambiarlo con quello elettronico. Ti aspetti che al consolato Italiano alle 9 e mezzo di mattina ti risponda qualcuno sui passaporti. No. L'ufficio informazioni passaporti e' aperto un'ora e mezza al giorno, dall'una alle 2 e mezzo. Ora, io ci ho pensato un po' su, ma non son ancora riuscito a pensare che cazzo facciano gli impiegati del consolato di Manchester tutto il giorno. Molto cordiali e gentili quando ci parli, se appunto li riesci a beccare in quell'unica ora d'aria al giorno.

Mi sa che devo chiamare il malefico Brunetta per un po' di chiarimenti:
  • Il passaporto elettronico costa £70. Gentilmente, si puo' sapere perche'? In Italia costa molto meno, qua perche' costa cosi' tanto?
  • Sono iscritto all'AIRE, perche' serve ancora il "Nulla Osta" dalla procura di Torino perche' il passaporto venga rilasciato? E perche' la procura di Torino ci mette dalle due a tre settimane per dare questo benedetto nulla osta?
  • E poi, che cazzo serve il consolato di Manchester? Non trovando libero quello di Manchester, stamattina ho anche chiamato quello di Londra, che (punto A) mi ha risposto subito, e (punto B) in piu' mi ha detto che loro li fanno in giornata i passaporti se si e' iscritti all'AIRE. Ma che cazzo, perche' a Londra son piu' rapidi che a Manchester? C'e' il fuso orario di mezzo?
Ho ragione a volermene andare a Londra, pure il consolato funziona meglio.

Alla fine della fiera, ci si affida alle poste (che qua grazie a Dio funzionano). Mando il mio vecchio passaporto, un modulo per la richiesta di quello nuovo, due foto, un postal order da £70 e una busta preaffrancata al consolato, che nel giro di un paio di settimane dovrebbe mandarmi indietro il passaporto nuovo. Incrociamo le dita. Da questo momento in poi sono senza passaporto, all'estero. E hai ben voglia a dire che comunque hai la carta d'identita': qua non se la fila nessuno.

Se Brunetta non risponde, chiamo il Gabibbo. Besugo di un besugoooooo!

domenica 28 settembre 2008

My Money

Qualche volta mi ricordo anche di essere un informatico, e che in un modo o nell'altro ho imparato a programmare. Non mi e' mai piaciuta molto la programmazione fine a se stessa: un conto e' trovare la soluzione ad un problema, un conto e' implementarla. Quando risolvo un quesito, la parte implementativa poi diventa un noioso post-lavoro, che tendo a far fare ad altri.

Questa volta invece mi son buttato sia sul design che sull'implementazione. Nulla di grosso o troppo pretenzioso, semplicemente un programma per gestire i (pochi) soldi che vanno e vengono dalle mie tasche. Fino ad ora ho sempre usato i mitici fogli excel. Riconosco la potenza di Excel, e' una sorta di tuttofare che ti torna sempre utile. Vuoi pero' che sono disordinato di mio, o che appunto sono informatico quindi Excel bisogna schifarlo a priori, ho deciso di scrivere un'applicazione tagliata su misura per me.

Il fatto che l'applicazione, chiamata con molta fantasia My Money (volevo chiamarla iMoney in realta', poi ho pensato di non esser cosi' malato per la Apple), abbia uno scopo abbastanza definito e tratti un problema non troppo complicato, non significa che debba risultare in una manciata di classi java sparse a casaccio o peggio ancora in tre o quattro file .c

Siamo nel 2008, quasi 2009, e, seppure con meno clamore dell'hardware, anche il software fa passi avanti. Cosi', a fianco dell'analisi del problema, use cases e class diagrams scritti in UML (dove in genere finisce il mio lavoro), mi son cosi' buttato nel magico mondo del j2ee, del framework spring e della persistenza con hibernate. Insomma, anche questa piccola applicazione per uso personale avra' un suo orgoglio e un suo perche'.

Alla fine scopro anche che non e' cosi' male tornare a programmare, ci son anche diverse soddisfazioni. Anche settare l'ambiente di lavoro, dopo che si ha bestemmiato in 30 lingue diverse perche' non funzionava una policy, non e' malvagio.

Nota per chi vuol far design con UML su Mac. In ufficio uso Together, e mi trovo bene. Ma ovviamente non e' freeware. L'unico freeware che ho trovato, per Mac, si chiama Visual Paradigm, che nella versione Community e' gratis. Questa versione ha ovviamente diverse limitazioni in termini di feature usabili, ed ovviamente e' per uso personale.

giovedì 25 settembre 2008

Cambiare l'hard disk al Mac

Dopo un po' di decisioni e ripensamenti, ho iniziato ad aggiornare il MacBook. In termini di software e hardware.

Partendo dall'hardware, ho comprato un Seagate Momentus 7200.2 SATA 3.0Gb/s 200-GB Laptop Hard Drive che e' andato a rimpiazzare il Seagate 80Gb che avevo precedentemente. L'operazione non e' stata particolarmente difficile:
  1. Ho copiato, con Carbon Copy Cloner, tutto il contenuto del vecchio Seagate su un un hard disk esterno, un Maxtor ATA anch'esso da 80Gb, collegato via USB.
  2. Una volta terminata la copia, aiutato da questo utile Youtube-Manuale, ho scambiato i due Seagate.
  3. Ho avviato il sistema usando l'hard disk esterno (tenere premuto il bottone Option all'avvio).
  4. Sempre usando Carbon Copy Cloner, ho copiato tutto il contenuto dell'unita' esterna dentro il nuovo disco da 200Gb.
Il tutto e' stato facile e indolore.

Son passato ad un hard disk piu' grosso perche' voglio avere una bella grossa partizione per Windows Vista. Un anno fa, quando montai Vista, riservai solo 10Gb per quel sistema operativo. La scelta non e' stata molto lungimirante, e vista l'impossibilita' di allargare la partizione con BootCamp, ho optato per comprare direttamente un disco piu' grosso e procedere di nuovo all'installazione di Windows. Ora che son studente di nuovo (ne parlero' a breve in un altro post) ho di nuovo accesso al Ms Accademy Alliance, da dove potro' scaricarmi di nuovo Windows. La mia azienda poi ha accordi con la Ms, e per £19 son riuscito a portarmi a casa una licenza di Ms Office Enterprise 2008.

Per quanto riguarda Mac Os X, invece, ho deciso di rimanere con Tiger, per il semplice motivo che funziona da dio. Perche' cambiare, quando tutto va a gonfie vele?

venerdì 19 settembre 2008

Notizie da Darling-ton

In questo post senza motivo provero' a mettere tutte le novita' che mi riguardano. Il mondo visto da Darlington insomma.

Crisi del credito globale, il mondo sta andando a rotoli. Tutte le aziende in cui mi sarebbe sempre piaciuto lavorare stanno fallendo o son state vendute: e' un segno? La mia azienda cerca di salvare qualche soldino bloccando training e assunzioni, credo che la mossa non sia affatto casuale. Che pena. Tutti parlano di recessione, io sono in recessione: continuo a spendere piu' di quanto ho in banca. Ripensandoci son sempre stato in recessione da quando sono nato; la recessione non e' cosi' malvagia quindi.

Martedi' scorso mi son sorbito l'ultimo corso graduate della mia vita a Londra. E' andata bene, anche se c'era un po' aria da ultimo giorno di scuola. Il corso era sul miglioramento delle nostre Facilitaion Skills, anche chiamate Abilita' di moderazione (di colloqui). A meta'corso abbiam visto un pezzo del film 12 Angry Men, pezzo in cui Henry Fonda prova a convincere i giurati della non colpevolezza del ragazzino. Il film sembra interessante, mi sa che ci sta l'acquisto sul mio sito preferito di dvd!

Altre novita'.. vediamo un po': vado a New York 5 giorni a cavallo tra Novembre e Dicembre. Ho scritto di proposito "a cavallo" perche' voglio vedere come il traduttore di Google tradurra' quella frase: temo un grande errore da parte sua. Andrew ed io staremo 4 notti in un hotel a Manhattan, obiettivo ubriacarsi ogni sera. Ci sta forse che becco pure Dany che e' li a New York nello stesso periodo.

Parlando di America, mi iscrivo alla DV Lottery 2010, quella porcata di lotteria americana per vincere un permesso di lavoro permanente in USA. Non nutro troppe speranze (le possibilita' si aggirano su 1/80), e francamente non me ne frega molto di vincere il permesso o meno. Come sempre, meglio una porta aperta che una chiusa.

Continuiamo con l'America? Facebook e' sbarcato in Italia. Alcuni talebani son ancora scettici sull'uso di questo social network: bastera' aspettare qualche mese, quando poi mi trovero' ad accettare la loro Friend Request con un messaggio del tipo "Bah, proviamo sta schifezza solo per vedere com'e'".

Mi sono iscritto alla University of Teesside, ma non dico di piu': ho intenzione di dedicare un post mieloso a questo evento appena ricevero' (di nuovo!) una student card.

Non cambiero' casa. Ho litigato un po' con il mio coinquilino, poi ci siam capiti, ma ho deciso che e' meglio rimanere in casa sotto Pete piuttosto che andare a prendere casa insieme al conqui. Rimango quindi al 12 di Corporation Rd., e francamente non ho intenzione di cambiare fin tanto che non me ne andro' via da Darlington. La casa non e' male, l'affitto non e' male, Rob presto se ne andra' via e tutti i miei problemi saranno risolti. Poi ne arriveranno altri ovviamente.

Sono in attesa di eventi.

sabato 13 settembre 2008

Easyjet ha pagato

Come promesso in una mail della seconda meta' di Agosto, Easyjet mi ha accreditato sulla debit card che ho usato per prenotare il volo i €400 per la compensazione. Direi che si sono comportati onestamente, anche se per avere i soldi indietro ho dovuto penare un po'.

Ora c'e' l'assicurazione viaggi che invece mi vuole far dannare: l'assicurazione doveva pagarmi hotel + trasporto, circa €90. Ieri mi arriva una lettera, con un assegno di £20. Cercano di liquidarmi con £20?? Non mi conoscono! Tra oggi e domani scrivero' una bella letterina all'assicurazione, e vediamo di avere anche gli ultimi soldi indietro.

Si vive sempre in guerra contro le assicurazioni.

domenica 7 settembre 2008

Son diventato ingegnere

Ho lasciato l'Inghilterra la scorsa settimana da dottore, ci torno da ingegnere. Che culo eh? Mentre ero sull'aereo che mi riportava in UK stamattina mi chiedevo cosa mi ha spinto a fare questo esame. Non son riuscito a trovare una risposta che mi soddisfacesse. Durante l'orale, la stessa domanda me l'ha posta la commissione. In quel caso, falsissimo, ho detto che volevo l'abilitazione per la professione da ingegnere perche' conto a breve di tornare in Italia e lavorare in proprio. Nulla di piu' falso.

All'inizio credevo fosse una sorta di ripicca nei confronti del Politecnico. Poi ripensandoci bene, perche'? Non sara' stato l'anno piu' bello della mia vita, lo ammetto, ma e' stato comunque un anno intenso dove ho imparato molto e ho conosciuto tante nuove persone. L'avventura al Poli e' finita da molto tempo oramai, ed e' stata appunto un'avventura. Ho trovato da poco su Facebook due vecchi amici del Poli, mi ha fatto piacere che in qualche modo si ricordassero di me :)

Ho pensato all'utilita' di questo esame. Ed anche in questo caso non vedo alcun beneficio che questo esame potra' darmi nel breve - medio periodo. Conto di rimanere in Inghilterra, o all'estero se non altro, per i prossimi anni, ed e' risaputo che l'esame di stato ha senso esclusivamente all'interno dei confini italiani. Ma anche se lavorassi in Italia, andrei davvero ad imbarcarmi in una sociera' in proprio, ed in questo improbabile caso mi servirebbe davvero l'iscrizione all'albo? Dubito fortemente.

L'ho fatto per sport. L'ho fatto perche' sulla carta (e poi anche realmente) e' stato un esame materasso. Di quelli che devi studiare un po', ma non eccessivamente. Di quelli che sicuramente non ti chiudono nessuna porta nel futuro ma te ne aprono due o tre. Un po' nascoste, ma vabbe'. E anche un po' care: ho dovuto pagare €103 per ritirare il modulo sostitutivo che accerta il mio successo. Quello originale verra' emesso tra... 10 anni!

Una cosa e' certa: con questo esame ogni mio rapporto con un'universita'italiana puo'dirsi concluso. Amen.

sabato 30 agosto 2008

Sul turno di notte presso la Waterloo Station

Io e Andrew siam stati a Londra Lunedi', Martedi' e Mercoledi'. Viaggio di lavoro, di quelli che arrivi giu Lunedi' pomeriggio, lasci le valige in albergo e ti fiondi in centro a vedere prima un musical, poi cena e birrozze varie; di quelli che poi il mattino dopo hai un cerchio alla testa cane, ti alzi a mezzogiorno e vaghi per la citta' fino alle 6 per poi andare sul presto a cena , perche' alle 10 hai il turno di notte fino alle 6 di mattino dopo, quando hai il treno che ti porta a casa. Un viaggio di lavoro un po' insolito per come sono abituato, cosi' per la gioia di tutti i miei lettori vi faro' partecipi di quest'avventura.

Lunedi' pomeriggio si arriva a Londra verso le 4 in treno. Probabilmente non ve ne siete accorti, ma i prezzi dei treni nella perfida Albione sono aumentati a dismisura in questi ultimi mesi. Io (l'azienda) ho pagato £246 per un biglietto andata/ritorno Darlington - London Kings X. Andiamo subito in hotel, Hilton a Wembley, £53 a notte per una doppia prenotando su Expedia. Non e' vicinissimo al centro, ma e' ben collegato con la metro. In taxi chiedono £30 a corsa per portarti a Oxford Circus, contro i £1.90 della metro.

Prima tappa della serata, The Sound of Music. Si tiene al Palladium Theatre, ed e' quel musical da cui han tratto la musichetta per la pubblicita' della Skoda. I prezzi del biglietto sono vari: se siete pezzenti come noi ve la cavate con £16.

La serata continua presso la pizzeria Fire & Stone, consigliata solo se non siete dei talebani della pizza all'italiana. Sempre prenotando su Expedia, si spendono £9 e si mangia una bella buona grossa pizza, e un bicchiere di prosecco.

Il Lunedi' si chiude cosi' all'insegna della birra, e Martedi' arriva intorno a mezzogiorno, quando bisogna sloggiare dall'albergo prima delle 12. Gironzoliamo un po' per E1, voglio vedere dove andro' a comprare casa tra un annetto. La zona e' variegata, forse un po' troppo ricca vicino al Tamigi, ma sento che prendero' casa li intorno. Mi piace comunque: rimane tra la City e Canary Warf, due posti dove al 90% andrei a lavorare se trovassi un posto a Londra. E' abbastanza centrale come zona, le stazioni della metro vicino oscillano tra zona 1 e 2. Ovvio, non e' Chelsea o South Kensigton, ma chi me li da £2 milioni per una casa? I prezzi delle case stanno scendendo, non per molto, credo che tra un annetto sara' il momento ideale per comprare.

Cena da Carluccios. Si nota la qualita' dei ristoranti quando siamo noi a pagare (Lunedi' sera) o e' l'azienda a pagare (stasera). Ottimo ristorante italiano, con camerieri italiani, musica italiana, menu' in italiano. Ebbravo Carluccio!

Alle 10 inizia il turno di notte. Siam venuti a Londra per quello. Presso la Waterloo Station, che stando a Wiki e' la piu' grossa stazione dello UK, la South West Train ospita me e Andrew per mostrarci cosa si fa durante un turno di notte, come si allocano i treni per il giorno successivo, come si risolvono i problemi che ogni benedetto giorno saltan su ecc ecc. E' stato molto interessante, abbiam visto gli applicativi che sviluppiamo ogni giorno usati realmente da una compagnia ferroviaria, e (per fortuna?) non e' successo nulla durante la notte. Abbiamo allocato le tratte personalmente, ed il giorno dopo non e' successo nessun deragliamento ne' scontro. Ottimo lavoro direi.

Dopo mille caffe' sono arrivate le 6 e 1/4, ora del primo treno London Kings X - Edinburgh. Questa tratta non e' gestita da SWT, quindi non l'abbiamo allocata noi. Che sonno pero'. Ho passato Mercoledi' a dormire.

Non ci azzecca nulla quanto segue. Nel primo paragrafo del post ho usato un punto e virgola. Stasera gironzolavo su internet ed ho letto questa massima di Kurt Vonnegut che mi ha fatto sorridere: “Se vuoi davvero infastidire i tuoi genitori e non sei tanto audace da essere omosessuale, il minimo che puoi fare è darti all’arte. Ricorda di non usare mai i punti e virgola, però: sono ermafroditi travestiti, che non stanno a significare assolutamente nulla. Tutto ciò che fanno è mostrare che sei stato all’università.”. Io all'universita' ci son stato. Un applauso a Ivan che ci ritorna.

martedì 19 agosto 2008

Easyjet - Capitolo Quarto - Il finale che non ti aspetti

Quando tutto sembra perduto, Easyjet mi manda una e-mail dicendo che si scusano per il ritardo e che sono eleggibile per la compensazione, che sara' di €400 e verra' accreditata sulla mia carta entro 30 giorni. Ah. Ma quindi perche', prima al call centre e poi nella prima comunicazione, mi avevano detto che non potevo avere la compensazione?

Questa e-mail arriva (presumo) in risposta alla lettera cartacea che ho scritto loro agli inizi di questo mese: non ne sono sicuro, ma nella e-mail si possono vedere delle repliche di richieste di chiarimenti all'interno del call centre, e portano tutte un allegato chiamato "scanned document" che presumo sia la mia lettera.

Oltre a questo, avro' diritto al rimborso spese, che a questo punto faro' tramite la mia assicurazione. Ora aspettiamo i soldi prima di gioire; se non altro e' un passo avanti.

domenica 10 agosto 2008

Easyjet - Capitolo Terzo - Easyjet ha vinto

Triste epilogo della vicenda. Easyjet risponde, dicendomi che il volo e' stato spostato, non cancellato, quindi secondo la carta dei diritti del passeggero non sono eleggibile per il rimborso. Qui mi sa che giocano sui termini, ho cosi' chiesto ad un'associazione consumatori locale qual'era la via migliore per procedere. Loro mi hanno risposto che ho scarissime possibilita' di avere una compensazione anche andassi alla small claims county court, di prendere quindi indietro i soldi del rimborso e metterci una pietra sopra.

Per la cronaca, Easyjet dichiara di rimborsare una cifra ragionevole per hotel e trasporto. Il ragionevole si traduce in:
  • €100 per la stanza la notte (per stanza, non per persona)
  • €10 per trasporto aereoporto hotel e ritorno
  • €10 per la cena
Sappiatelo quindi, se non avete un'assicurazione per il viaggio, dovete stare dentro questi prezzi per avere un rimborso. Nel mio caso, io ho un'assicurazione per i viaggi, quindi Easyjet mi dara' un foglio confermando il ritardo / cancellazione / cos'altro, e io potro' portare avanti il rimborso presso la mia assicurazione.

Finisce cosi' la mia avventura con Easyjet, per sempre: ho deciso che non usero' mai piu' questo vettore.

mercoledì 6 agosto 2008

La tedesca torna a casa

Dopo 4 anni di permanenza a Darlington (e dintorni), la mia coinquilina tedesca ha deciso che si e' rotta definitivamente le scatole del Regno Unito e tornera' in Germania nel giro di pochi mesi. Biglietto senza ritorno.

Ieri sera abbiamo parlato un po', ero curioso di sapere le motivazioni che la spingevano a tornare a casa. La sua situazione e' leggermente diversa dalla mia per certi aspetti: innanzitutto ha 10 anni piu' di me, e' stata sposata e si e' successivamente divorziata. Ripensandoci, questi sono gli unici aspetti che la rendono diversa: alla fin fine come me non e' contenta del lavoro che ha qua, lo trova noioso e ripetitivo. Non e' contenta del paese, che e' un mortorio. Si annoia, tanto. E quando torna a casa, amici e parenti continuano a chiederle quando ritorni in patria.

La sua idea era di fare un'esperienza lavorativa all'estero, e questa motivazione la spinse a spostarsi nella perfida Albione. Anche se era sposata era deciso a farlo, ed aveva posto come obiettivo i due anni di permanenza fuori casa. Mi ha detto che quando e' arrivata a Darlington il primo giorno per il colloquio, le e' preso male al pensiero di dover rimanere li' due anni: il posto grigio e triste segna molto, in negativo. Mi ricorda molto me le prime settimane che ho passato qua. Lei aveva preso casa da sola inizialmente, ed ha vissuto sola per 3 anni. Nel mezzo il divorzio, che l'ha spinta a non tornare indietro come inizialmente programmato, ma a continuare ad annoiarsi in questo posto. Al terzo anno, a causa di un ulteriore aumento dell'affitto, ha deciso di cercar casa con altra gente, una cosa che non aveva mai fatto. E cosi' e' finita al 12 di Corporation Rd.

Il primo anno mi ha raccontato che e' stato divertente, eccitante. Il grigiume del posto era compensato dall'emozione per la nuova esperienza: per quanto siamo apparentemente sotto una stessa bandiera blu con una manciata di stelle in circolo, la cultura e la lingua tra le diverse nazioni segnano un solco molto marcato; vivere e lavorare al 100% in un paese straniero, anche solo distante un'oretta in aereo, e' un'avventura ogni santo giorno. Poi pero' si e' stancata. Dopo un po' si e' chiesta chi me lo fa fare. Ci sono continui alti e bassi, momenti in cui vai avanti e fai finta che va tutto bene, momenti in cui vuoi mandare a cagare tutti. Il problema e' che non puoi tornare indietro subito: si continua a pensare, stupidamente, al giudizio degli altri, amici e parenti. Cosa penserebbero se tornassi indietro ora? Che ho fallito?

Condivido gran parte dei suoi pensieri, molti li ho provati anch'io. C'e' pero' una sostanziale differenza tra come lei ha approcciato l'avventura e come l'ho fatto io: gli amici. Non gli amici intimi, ma gli amici e basta. Vuoi per l'eta', vuoi per il carattere, son abituato a circondarmi di gente che mi aiuti, che mi faccia compagnia, gente con cui puoi fare una chiacchierata, un'uscita al pub, una vacanza. Sono quelle persone che, putroppo, rimarrai poco in contatto quando ti sposterai, ma che ti saranno state utili durante la permanenza. Ci ho messo un po' a realizzare tutto questo: e' successo circa a Gennaio di quest'anno, quando sono tornato ad Edinburgh per un weekend. Dopo il weekend ero parecchio giu', triste che non ero piu' li': mi mancavano tutti gli amici edinburghesi. Poi pero' ho ripensato a come ero triste i primi giorni che mi ero spostato ad Edinburgh, perche' mi mancavano quelli di Torino, e (pensiero ricorsivo, tipicamente informatico) quando ho cambiato uni, quando ho iniziato l'uni, quando ho iniziato il liceo, quando ho iniziato le medie... Alla fine e' stata sempre la stessa storia, in tutti i casi per un motivo o per l'altro ho sempre cambiato completamente il giro di amicizie, e' solo una questione di accettarla bene o male. Alla fine scopro che e' solo un bene per me: mi metto ogni volta alla prova, conosco ogni volta nuove persone, e nuove persone portano idee nuove, notizie nuove; se poi si cambia nazione nuove persone portano anche culture nuove. Quando poi si ritorna in un posto lasciato, si prova ad uscire una sera con tutti quelli del gruppo locale, per una birra e due chiacchiere.

Questa lunga divagazione era per dire che la tedesca, a quanto mi risulti, non ha amicizie. E' rimasta molto legata alla sua terra, ai suoi amici di una volta, e questo l'ha intristita parecchio. Non potrebbe essere altrimenti: continui a guardare al passato, ti annoi del presente e non riesci a vedere il futuro. Sembra la vita di quei pensionati che passano le giornate seduti da soli alle panchine nel parco.

Nessun fraintendimento: non voglio assolutamente dire che il mio approccio alla vita sia migliore del suo, dico che e' diverso. Fossi rimasto a Torino mi sarei completamente chiuso, lei si e' chiusa rimanendo tanto tempo qua a Darlington. Anch'io mi chiuderei rimanendo quattro anni a Darlington alla fine, ma non tornerei in Italia dopo :)

martedì 5 agosto 2008

Easyjet - Capitolo Secondo - Tento un contatto

Oggi ho spedito la lettera di lamentele ad Easyjet. Ho uplodato la lettera, ed e' disponibile a questo link: ringrazio Adam per due dritte su altrettante frasi, che suonano decisamente meglio dopo la sua correzione!

In breve, quello che chiedo ad Easyjet e' il rimborso delle spese affrontate e la compensazione per il ritardo/cancellazione del volo. Non mi sembra neanche di chiedere troppo. Sono intenzionato ad andare avanti con questa battaglia fin tanto che non otterro' un po' di soldi indietro, dovessi trascinarli nella corte di Durham (che detto cosi' suona molto medioevale).

Ho mandato la stessa lettera anche via email usando il form presente nel sito. Oggi e' il 4 Agosto, vediamo quanto ci mettono a rispondere: io scommetto che prima di 2 mesi non avro' alcuna comunicazione indietro.

giovedì 31 luglio 2008

Easyjet - Capitolo primo

Ricapitoliamo quanto e' successo. Avevo l'aereo da Roma Ciampino per Newcastle alle 20.25. Alle 19 ci viene comunicato che il volo era da confermare, e sarebbe forse partito alle 23.00. Ci vengono offerti un panino e una bibita. Alle 22 ci viene comunicato che il volo e' sospeso, e ce ne sara' un altro domani mattina alle 11.30. Ci vengono riconsegnati i bagagli, chi vuole prenota l'albergo, altri se lo fanno prenotare dallo staff dell'aereoporto.

Stando alla carta dei diritti del passeggero, avrei avuto diritto, a un pasto per ogni due ore di ritardo, e a due telefonate gratuite. Il secondo pasto e le telefonate non mi son mai state fornite. Sempre secondo la carta, ci sono gli estremi per la compensazione di E400 nel mio caso, oltre al rimborso dell'albergo (E60) e del taxi (E30). In piu' ci sarebbe da mettere la notte extra che ho dovuto pagare per il parcheggio a Newcastle (E10), e ovviamente la giornata di lavoro persa.

Ieri telefono ad Easyjet: 0871 244 2366, 10p al minuto. Dopo esser andato avanti per un odioso menu' a scelta vocale (gia', perche' si fa veloce a digitare le scelte premendo un pulsante sulla tastiera, facciamo pagare di piu' gli utenti usando sti sistemi a riconoscimento vocale idioti), riesco finalmente a parlare con un'operatrice, che cerca di liquidarmi in 3 secondi dicendo che c'e' un modulo da compilare sul sito (Easyjet -> Contact Us -> Premere su una domanda a caso -> Still Stuck) a cui bisogna allegare le ricevute. Io chiedo per la compensazione, e lei mi fa "Bisogna vedere le cause dell'annullamento", ed io "Bene, le guardi", e lei "Ci vuole del tempo", e io (incazzato) "Senta, faccia il suo lavoro e guardi se posso avere il rimborso". Lei mi lascia in attesa qualche minuto, poi ritorna dicendo che l'aereo non e' partito per "Cause tecniche", e quindi non ero eleggibile per la compensazione. Mi incazzo, chiedo quali fossero le cause tecniche di cui stava parlando, lei non me lo sa dire, e punto.

Rammaricato, credevo l'avessero vinta loro. Alla fine, loro possono benissimo dire che l'aereo ha avuto un problema che non richiede la compensazione, e io mi attacco.

Oggi giro per un po' di forum, e scopro ben altro.

Scopro che in genere al call centre dicono sempre che non sei eleggibile per la compensazione, anche se in realta' lo sei, e la gente che minaccia cause legali viene compensata.

Scopro che questo sito, saynoto0870.com lista tutti i numeri dei call centre delle compagnie UK non a pagamento. Per la cronaca, quelli di Easyjet in UK sono:
020 72419000
01582 700036

Scopro anche che Easyjet ha un indirizzo a cui mandare le vostre letterine:
easyJet Airline Company Limited
easyLand
London Luton Airport
Bedfordshire
LU2 9LS
UK

Domani telefono, scrivo, mando e-mail. La guerra e' appena iniziata!

martedì 29 luglio 2008

Easyjet - Prologo - Prima o poi doveva accadere

Prendo l'aereo abbastanza spesso, e prima o poi una cancellazione di un volo doveva accadere. Ed infatti, Domenica scorsa, e' accaduto.

Volo di ritorno Roma Ciampino - Newcastle con Easyjet, previsto alle 20.25 di sera, effettuato alle 11.30, del giorno dopo. L'avventura inizia verso le 19 di Domenica sera, quando dall'altoparlante viene comunicato che il volo partira' alle 11 della stessa sera, ma viene classificato come provvisorio. Per due ore si aspetta, senza alcuna comunicazione o spiegazione: ci viene offerto un panino e una bibita, come scuse.

Alle 22 la bella notizia: un tipo arriva nella sala d'aspetto, e comunica che il volo per Newcastle e' cancellato. Il tipo era uno dello staff dell'aereoporto, dato che tutto il personale di Easyjet si era furbescamente dileguato prima. Io ed altri Italiani provvediamo a fare il lavoro che Easyjet avrebbe dovuto fare, ovvero tradurre a tutti i passeggeri Inglesi quello che il tizio dello staff stava dicendo.

Il tipo dello staff avrebbe (forse) provveduto a trovare una sistemazione per la notte, ma invitava caldamente a trovarsela da soli e poi chiedere il rimborso ad Easyjet. Io ed un altro ragazzo, conosciuto al volo, decidiamo di prendere un albergo a Ciampino. Ci viene riferito da un altro passeggero che Easyjet non rimborsa in genere piu' di E60 a notte: troviamo un hotel un po' triste vicino alla stazione di Ciampino che ci fa questo prezzo.

La mattina arriva, e fortunatamente ci imbarchiamo tutti e arriviam a Newcastle all'una e mezza.

Ora, a parte che son incazzato come una iena, rivoglio i miei soldi indietro, e molto piu', dato che ho dovuto sprecare un giorno di vacanza per quegli idioti di Easyjet. Vi faro' sapere come va avanti il rimborso.

giovedì 24 luglio 2008

Come ammazzare il tempo quando piove

Questa sera ho disegnato due mappe su google, una degli aereoporti e una delle stazioni ferroviarie in cui son passato durante questa breve vita.

Aereoporti

View Larger Map

Stazioni ferroviarie

View Larger Map

domenica 20 luglio 2008

E' andata!

Ho passato gli scritti dell'esame di stato!

Incredibile ma vero, sono stato ammesso all'orale, che si terra' il 2 Settembre di nuovo a Venezia. L'orale: non ho assolutamente idea di cosa possano chiedermi. Se per gli scritti ho inventato alla grande, per l'orale mi sa dovro' dare il meglio della mia fantasia!

Ne approfittero' comunque per passare una settimana a Torino, e cercare di nuovo di vedere un po' tutti, e perche' no fare anche un salto al mare.

Una buona notizia dal fronte dei voli a basso costo. In un po' di post precedenti mi ero pesantemente lamentato della situazione squallida di Torino Caselle: per l'inverno Ryanair ha riportato da uno a due i voli giornalieri Stansted - Torino, ed Easyjet operera' il Luton - Torino ogni Venerdi', Sabato e Domenica. I prezzi di Easyjet sono lievitati sonoramente, e Ryanair segue la stessa tendenza: chiedono circa £60 a viaggio ora, prenotando ora per Natale. Un po' caro per me.

Per andare a Venezia invece ho trovato un economico Jet2 che da Leeds mi portera' a Bergamo, e poi da li' in treno a Mestre.

martedì 15 luglio 2008

Il cubicolo dove vivo

Dopo un po' che vivo in una nuova stanza ho la sensazione di esserci nato. Era gia' successo ad Edinburgh, e pure qua a Darlo dopo un paio di mesi e' capitato lo stesso. Penso sia una cosa normale, e mi fa sentire parecchio a casa.

In occasione dell'acquisto del nuovo tv, metto su qualche foto della mia cameretta!




giovedì 10 luglio 2008

Vado via da casa

Vado via da casa per tornare in Italia, due volte, per 4 giorni ogni volta.

L'esame e' andato come e' andato e non ho voglia di parlarne: e' andato una merda insomma. Ma chi se ne frega, mi diranno qualcosa a fine Luglio o piu' probabilmente ad Agosto. Alla fine sono tornato in Italia un po' di giorni per ritrovarmi con tutti, amici, parenti e genitori. E mi mancavano, erano 7 mesi che non tornavo in Italia.

A differenza di quanto e' successo a Natale, stavolta torno indietro davvero molto contento. Sono stato poco giu', ma e' stato il tempo giusto per ritrovarmi con molta gente (non tutti, ed e' l'unico peccato di questa mini vacanza: mi rifaro' a Settembre spero, che torno giu' qualche giorno). Quindi boh, grazie a tutti per queste serate trascorse insieme!

Ah, mancheranno i video di queste notti per ragioni varie, magari riesco ad estrapolarne qualche foto.

mercoledì 25 giugno 2008

Mi sa che non ho ancora detto niente di Venezia

Domani mi imbarco su un volo da EastMidlands a Venezia. E pure mercoledi' prossimo.

Succede che vado a dare l'esame di stato presso la facolta' di scienze mfn dell'universita' di Venezia. Esame di stato per l'abilitazione alla professione di ingegnere dell'informazione. E mentre sono giu' ne approfitto per fare un salto a casa, e magari pure al mare. Magari becco anche Adam che e' in giro per l'Europa con la sua ciurma. Andiamo per ordine pero', iniziando a spendere due parole sull'esame.

Non ho voglia di iniziare la pallosissima diatriba "informatica vs ingegneria informatica", e dico subito che vado a fare questo esame solamente per sport, dal momento che l'impatto che il successo di questo esame avra' sul mio stipendio sara' qualcosa pari o poco superiore a 0. Parliamo dell'esame in se, che e' piu' interessante.

L'esame di ingegnere dell'informazione presso l'universita' di Venezia e' diviso in 4 parti: due scritti, una prova pratica e un'orale. I due scritti, da 4 ore l'uno, sono concentrati nella giornata di Giovedi' 26 Giugno. Otto ore di scritto quindi, con un'ora di intervallo in mezzo: mi sembra piu' che sostenibile. In fondo, 8 ore a scrivere per un'esame, a fine Giugno, che vuoi che sia. La prova pratica si terra' il 3 Luglio (con buona pace di chi come me dovra' fare avanti e indietro dall'Inghilterra), e sara' di 8 ore anch'essa, senza intervallo pero': insomma, siam gia' stati fortunati ad avere intervallo il 26 Giugno, vuoi mica aiutarli troppo sti ragazzi che, anche se han gia' passato tutti gli esami e la laurea, devono ancora sostenere un esame idiota. Poi c'e' l'orale, che non e' ancora dato sapere quando sara'. Ci sara', forse, poi.

La data del 26 e' stata comunicata intorno a meta' Aprile, quella del 3 Luglio 4 giorni fa, e l'orale non si sa ancora quando. E' qualcosa di ridicolo che non si possano sapere le date in anticipo di almeno un mese: non stiam parlando dell'esame per istrutture di windsurf, ma dell'esame di stato per l'abilitazione ad una professione. Io sono ovviamente un caso sfigato dato che vivo in culo ai lupi e devo prendere aerei - treni - monopattini per arrivare all'uni di Venezia, ma anche uno che semplicemente lavora e deve prendersi i giorni di ferie, che abiti a Mestre o a Darlington non fa molta differenza.

L'esame poi e' una bella incognita: anche dopo aver visto i testi precedenti, non ho la piu' pallida idea di cosa possano chiedere. Frasi come "progettare una infrastruttura informatica" o "descrivere la progettazione di massima delle componenti fisiche e logiche bla bla" a me lasciano sempre un po' il tempo che trovano, ma tant'e', questo e' cio' che passa al convento. Ho dato una ripassata un po' a tutto, vediamo cosa ne esce.

Ne approfitto per tornare a casa un po' di giorni nel frattempo: dopo 7 mesi di latitanza e' bello tornare qualche giorno a Torino!

Ah, l'esame costa. E300.

lunedì 16 giugno 2008

Un anno dopo, stesso whisky

Questa sera Ivan non e' l'unico che festeggia "Un anno da..".

E' passato un annetto da quando ero stato nella distilleria di Glenfiddich, in quel paesino chiamato Dufftown nella campagna scozzese. In quell'occasione acquistai un bottiglia di whisky di 12 anni, la meno cara che era in vendita: non ero e non sono tutt'ora un appassionato di whisky, lo bevo di tanto in tanto.

Ho iniziato a berne un bicchierino ogni sera, e dopo un po' mi son affezionato a quella bottiglia dalla forma vagamente triangolare ed al cervo stampato sull'etichetta. Mi ha tenuto compagnia fino a quando son partito a Settembre, quando con la fine del whisky e' finita anche l'avventura ad Edinburgh.

Oggi ero a far la spesa settimanale al solito Morrison, quando, curiosamente nel reparto ortofrutticolo, mi vedo una montagna di Glenfiddich di 12 anni scontati a solo £15, circa il 40% in meno del prezzo di listino. Che lo lascio li?

Stasera sono qui che posto, con il bicchierino di whisky ritrovato. Il profumo e il gusto mi fanno tornare in mente tante cose. E mi sento di nuovo ad Edinburgh: alla fine non ci vuole molto.

mercoledì 11 giugno 2008

Mouse senza fili

Non so se son l'unico su questo pianeta ad aver avuto un curioso problema con il mouse wireless. Ora vi spiego.

Possiedo un semplicissimo mouse senza fili, di quelli che si trovano su ebay per pochi centesimi. Quando ero ad Edinburgh usavo il laptop sia in ufficio in universita' sia a casa, e notavo sempre come il mouse funzionasse correttamente in uni ma non nella mia stanza. Il fatto che "non funzionasse correttamente" significa che non prendeva il segnale: le usb del Mac sono sul lato sinistro, ed io essendo destro posiziono il mouse alla destra del laptop. In ufficio non mi dava problemi, a casa non prendeva. Ho sempre creduto che il problema fosse il materiale della scrivania, che o facesse interferenza con il segnale oppure con il lettore ottico della posizione.

Ieri invece ho scoperto che tutto dipendeva dal cavo di alimentazione, e dalla sua posizione. La presa dell'alimentatore e' posta sul lato sinistro, vicino alle prese usb. Quando la presa di corrente a muro sta alla destra del laptop, in genere faccio passare il cavo di alimentazione dietro il computer, facendogli fare una U e collegandolo alla presa. Se invece la presa a muro e' sulla sinistra, il cavo va diritto alla presa senza alcune inversioni.

Bene, contrariamente a quanto si puo' pensare, quando il cavo passa vicino al mouse (cioe' corre dietro il laptop e passa sulla destra del portatile) il mouse prende bene, al contrario non c'e' modo di prendere il segnale. In universita' infatti avevo la presa a destra, mentre a casa a sinistra.

lunedì 26 maggio 2008

Low-cost fares da Torino

Ma perche' l'aereoporto di Caselle fa cosi' schifo?

Non chiedo di avere un collegamento diretto Darlington - Torino sette giorni su sette. Non chiedo neanche di avere tre collegamenti al giorno da Londra. Chiedo che venga ripristinato l'unico volo low-cost serale da Stansted. Oggi Torino conta tre destinazioni collegate con voli low-cost: Londra con Ryanair, Roma e Catania. Malpensa ne conta 50 e passa. Bergamo ne conta 78. C'e' qualcosa che non funziona.

Il collegamento con Ryanair da Torino a Stansted parte alle 10 e qualcosa. Da Stansted invece si parte alle 7 del mattino. Ora mi spiegano come c@#!o si faccia ad arrivare a Stansted intorno alle 6 e 1/2 del mattino in treno, penso che pure da Londra fai fatica. Se volessi andare in macchina, dovrei partire da Darlington alle 3 di notte probabilmente.

Una volta c'era il collegamento serale da Stansted a Torino, intorno alle 7 di sera, che era perfetto sia se lavoravi o arrivavi da lontano. Una volta c'era anche Easyjet che partiva da Torino e arrivava a Luton. Una volta da Torino si volava persino a London City. Ora si puo' sempre partire da Gatwick con BA, pagando la modica cifra di £150 a viaggio, ed avere un volo a mezzogiorno, che e' abbastanza inutile quando lavori.

Grazie, con tutto il cuore. Dovro' andare a Malpensa.

venerdì 23 maggio 2008

Il Divo

"Il Divo letto da Sorrentino è allo stesso tempo maschera di cera, burattino (così a volte si muove), icona di una ieraticità e di un immobilismo gesuitico che attrae e inquieta e soprattutto metafora di un potere curiale immarcescibile, che viene da lontano."

Eh??

lunedì 19 maggio 2008

Parmo

Spendo due parole sul Parmo.

Nel nord-est, come un po' tutta l'Inghilterra, la cucina non e' particolarmente raffinata. Cod & chips e' una costante almeno due volte alla settimana, alternato a pizze surgelate o hamburger e patata con burro. Poi c'e' il Parmo, che e' un po' una cosa a se.

Il Parmo nasce a Middlesbrough, citta' nota per la malavita, il Transporter Bridge ed il Parmo appunto. Questo consiste una porzione di pollo fritto, uova e formaggio (originariamente credo Parmigiano, ora mettono sopra il normalissimo cheddar), abbinato a patatine fritte. Il Parmo fa concorrenza al cod & chips come cibo take-away preferito dal sottoscritto, e ringrazio Andrew per avermelo fatto conoscere.

La vita senza Parmo non era la stessa cosa.

sabato 17 maggio 2008

Cose strane dall'Inghilterra

Oggi ho scoperto che esiste un paesino in Cornovaglia chiamato Westward Ho!. E non ho messo l'esclamativo perche' sono felice per questo paese, bensi' perche' si chiama proprio Westward Ho!. L'unico paese in Inghilterra che legalmente possiede un punto esclamativo. In Canada pare esista persino un paese chiamato Saint-Louis-du-Ha! Ha!.

Per pranzo vado spesso in uno shop a fianco all'ufficio. Oggi, dopo una volpe che ci taglia la strada, ho visto una gazza. Mai l'avessi fatto. Guardare una gazza, in base a questa canzoncina, porta sfiga:

Magpie (Gazza)


1 for sorrow,
2 for joy,
3 for a girl and,
4 for a boy,
5 for silver,
6 for gold,
7 for a secret never to be told,

Maaaagpie

8's a wish and,
9's a kiss,
10 is a bird you must not miss,
8's a wish and,
9's a kiss,
10 is a bird you must not miss,

Maaaagpie

Magpie

sabato 3 maggio 2008

GTA4

Il 29 Aprile e' uscito GTA4. Il 29 Aprile, alle 8.12am, prima di andare in ufficio, son passato al Morrisons a raccattarne una copia. Non ce n'erano molte, 4 o 5 sullo scaffale: magari ne avevano altre in magazzino. Il prezzo di GTA4, a prima vista, e' assurdo: £45. Non ho mai giocato a GTA prima, non sapevo cosa aspettarmi: c'era molta pressione in giro per l'uscita di questo gioco, ho seguito la massa e l'ho comprato.

Dopo quattro giorni che ci sto giocando, posso dire di non aver mai visto un gioco piu' bello e completo. Bello graficamente, completo perche' cura i dettagli in maniera impressionante. Sul "bello graficamente" non mi dilungo perche' le mie competenze in computer graphic son pari a zero. Diro' la mia sulla completezza.

Tutti i videogames che ho avuto modo di provare nella mia vita avevano uno scopo preciso e ben definito: Call of Duty 4, per fare un esempio di un gioco che mi e' piaciuto tantissimo, ha lo scopo di uccidere i nemici. Piu' che imbracciare un fucile, correre e nascondersi dietro un cespuglio, non puoi fare. Se volessi andare a mangiare una pizza con il mio commilitone, non posso farlo.

GTA4 invece e' diverso. Paradossalmente puoi giocarci tranquillamente senza toccare un'auto. Puoi rimanere tutto il giorno a guardarti la tv a casa e non annoiarti, i programmi son spassosissimi. Puoi giocare tutto il tempo a bowling, a biliardo o a freccette. Oppure ai videogames che ci son nei saloon. Oppure guardarti gli spettacoli al cabaret club.

Il gioco verte sulla storia di Nico, un est-europeo immigrato in Liberty City aka New York in cerca di fortuna. Le missioni che (se vuoi) devi fare coinvolgono Nico e suo cugggino nel giro della malavita locale. Queste missioni non son troppo estenuanti, e non sei obbligato a farle: il gioco si sviluppa da se in base a quali missioni fai ed al loro esito.

Si', si possono rubare le auto. La colonna portante di GTA e' rimasta intatta. Abbastanza violento comunque: mi ricordo quando giocavo a Carmageddon, e tutte le critiche che uscivano all'epoca su quel gioco. GTA4, pur non avendo come obiettivo quello di metter sotto persone (a meno che non sia una missione), da l'opportunita' di uccidere, con tanto di sangue in bella vista, tutti i passanti sui marciapiedi che vuoi.

Niente scene esplicite di sesso: modifiche come HotCoffee nel precedente GTA non ci sono per ora. Quando devi farti delle tipe, senti solo le "voci" mentre la telecamera punta altrove.

venerdì 25 aprile 2008

Enjoy the silent spam

GMail ha un ottimo servizio che filtra i messaggi di spam, spostandoli in automatico nella cartella denominata 'Spam Folder'. Non mi son mai preoccupato piu' di tanto di tenere il mio indirizzo email lontano da liste pubbliche o da siti internet, GMail fa il suo porco lavoro, e lo fa bene.

Questo post inutile e' per festeggiare i 1001 messaggi di spam che ho ricevuto questo mese, un limite mai raggiunto prima. GMail infatti cancella i messaggi spam vecchi di 30 giorni: mai si era toccato prima quota 1000, che indica che ho ricevuto 1000 messaggi di spam in 30 giorni.

Tanti Auguri,
Spam.


giovedì 24 aprile 2008

Questo e' esser bastardi

A volte, quando voglio giocare alla playstation online e voglio scaricare qualche file da bittorrent, la mia connessione non basta. Allora mando la playstation a connettersi sulla wifi del vicino, e lascio bittorrent sulla connessione di casa.

Spero di non incontrar mai un vicino cosi' stronzo.

venerdì 11 aprile 2008

Annunci di lavoro 2

Fare ironia sugli annunci di lavoro che ricevo ogni giorno e' come sparare sulla croce rossa. Sparo ancora una volta sulla croce rossa.

Stamattina ho ricevuto questo annuncio, che posto in toto:
"Ricerchiamo MODELLATORE INTERNI ED ESTERNI
REQUISITI:
# ETA’ MASSIMA 30 ANNI
# OTTIMA CONOSCENZA PROGRAMMA ALIAS
# SAPER LISCIARE LE MATEMATICHE IN CLASSE B
# AUTOMUNITO
ZONA DI LAVORO:
# BEINASCO
ORARIO DI LAVORO:
# FULL TIME DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
TIPOLOGIA CONTRATTO:
# TEMPO DETERMINATO CON PROSPETTIVE"


Dunque, cos'e' che cercano? Un modellatore interni ed esterni.. un carpentiere? decoratore? tappeziere? Boh.. strano che mi arrivino questo genere di annunci, in genere a me arrivano cose legate all'informatica!

Vabbe', continuiamo: cos'e' il programma Alias? Sara' un sistema per decorare delle pareti presumo. Anche se a me, Alias, ricorda solo il telefilm con Jennifer Garner. Magari mi assumono e vado a lavorare con lei, slurp! Son confuso, chiediamo a Google. Application Alias. Ah, e' un applicativo grafico, tipo Maya! Ma allora che diavolo sono i modellatori interni ed esterni? Non sono i decoratori! Sempre piu' confuso.

Proseguiamo: "SAPER LISCIARE LE MATEMATICHE IN CLASSE B". Oddio. Un po' di matematica la so, magari so lisciarla in classe b. Google di nuovo. Trovo solo come lisciare le pareti e pagine di muratori: allora avevo visto giusto, si parla di carpentieri! Non so lisciare le matematiche di classe b. Magari so lisciare quelle di classe a. Chi lo sa.

"TEMPO DETERMINATO CON PROSPETTIVE". Prospettive di che? Di esser licenziato? Di imparare a lisciar la matematica? O di diventare un informatico-decoratore?

Non rispondero' a questo annuncio.

giovedì 10 aprile 2008

Annunci di lavoro

Ricevo ogni giorno sulla mia casellina postale molti annunci di lavoro provenienti dall'Italia. Continuo a riceverli perche' mi fan ridere, parecchio.

Iniziamo dalla prima cosa ovvia: lo stipendio. Pare sia tabu' scrivere lo stipendio nell'annuncio di lavoro in Italia. E non capisco perche': si perde del tempo, sia io che l'azienda, ad arrivare ad un eventuale colloquio quando lo stipendio non risponde ai miei standard. Dimmelo subito quanto mi offri, e siamo a posto.

Il contratto. Ultimamente la frase preferita per definire il contratto e': "Sara' correlato all'effettiva esperienza del candidato e valutato in sede di colloquio..". I due puntini di sospensione finale poi sono da brivido. Fatemi capire, cos'e' l'effettiva esperienza? C'e' un'effettiva esperienza e una presunta? Non vi fidate di quello che ho scritto nel cv? Partiamo maluccio. Poi, il contratto non dovrebbe essere in diretta relazione al lavoro che devo fare? Contratto a progetto se lavoro in un progetto, contratto indeterminato se mi vogliono tenere per molto tempo, contratto di apprendistato se devo apprendere un nuovo lavoro.. insomma, a me sto contatto che verra' scelto in sede di colloquio mi sembra un po' un modo furbetto per dire che l'azienda ti dara' il contratto piu' schifoso che puo' perche' non crede in te e non vuole sborsare un soldo, ma gli fa molto comodo che tu lavori come schiavo per loro. Un altro che mi e' capitato diceva "Si prevede un contratto a progetto eventualmente rinnovabile": piu' esplicito di cosi' si muore!

Continuiamo con i requisiti. Il requisito che mi piace di piu' e che spesso trovo e' "predisposizione a lavorare per obiettivi". Ma che cazzo vuol dire? Si nasce predisposti a lavorare per obiettivi? C'e' un altro modo di lavorare? Domani cerchero' in azienda un progetto senza obiettivi, in fondo nel mio annuncio di lavoro non c'era questo prerequisito. No, a parte gli scherzi, ma mi chiedo realmente se quelli che scrivono questi annunci li rileggono una volta fatti. Altri prerequisiti comuni sono "propensione al lavoro in team, al problem solving, capacità di analisi e sintesi": ma c'e' qualcuno che non ha applicato per un posto di lavoro solo perche' non aveva propensione al lavoro in team? E poi, che diavolo ne sa uno di lavoro in team alla prima esperienza?

Un altro: "linguaggi di programmazione Java e/o Visual Basic, conoscenza di Oracle e/o Access": ma che relazione c'e' tra Java o VB e Oracle o Access? Ah, si', serve un computer. Scemo io.

Ci sono poi anche quelli molto precisi: "Conoscenza approfondita di microsoft .NET Framework. Conoscenza approfondita del linguaggio C#. Conoscenza approfondita della programmazione ad Oggetti, in C++. Conoscenza approfondita linguaggio Microsoft Visual C++ e framework MFC. Conoscenza programmazione ad oggetti con tecnologia COM, DCOM ed ActiveX. Conoscenza delle problematiche della programmazione in ambienti Windows 95 ed NT. Conoscenza approfondita di database relazionali, in particolare MS SQL Server. Conoscenza di strumenti DBMS per trattamento dati, così come di tecniche e strumenti di reporting. Conoscenza linguaggi e tecnologie per sviluppo applicazioni Web (Java, ASP, XML).: conoscessi tutte ste cose, penso avrei un premio Nobel alla programmazione, fatto dagli scandinavi apposta per me.

Sono andato molto upside-down, mettiamo ora il lavoro che l'azienda propone: "uno stagista sviluppatore di prodotti e ambienti formativi innovativi (community on line, 3D world, game …) con attitudine al web writing e spiccate competenze informatiche (conoscenza base di html e CSS, Photoshop,…)". Web writing? Ma che e'? Scrivere reti? E le spiccate competenze informatiche sono una conoscenza di base di html? Pigliano per il culo dai! Ah, questi nei prerequisti chiedono anche entusiasmo e la conoscenza della lingua Inglese, con la I maiuscola perche' l'inglese e' importante, mi raccomando.

Questo rimane sempre il migliore per me:
"Cerchiamo è un ragazzo giovane, sveglio, con ottima conoscenza di Visual Basic, Access, linguaggio SQL che se la cavi con l'inglese e abbia voglia di fare un'esperienza".
Basito.

Tutti queste frasi son realmente apparse su offerte di lavoro, son tutte nella mia casellina postale. Vorrei pubblicarli tutti da qualche parte, ma non ho idea se sia legale o meno. Credo di si', dal momento che son annunci di lavoro aperti a tutti: mi informo.

Una parola finale: vergognatevi.

mercoledì 9 aprile 2008

Maniche di camicia

La camicia e' fondamentalmente stronza. Non so perche' ne parlo solo stasera, ma e' giusto far sentire questa voce.

La camicia si distingue in due grosse categorie: meno noiosa da stirare, piu' noiosa da stirare. Tra quelle piu' noiose poi, c'e' ancora da dividere tra quelle noiose ardite e noiose a meta': la differenza sta nella manica, in quanto alcune camicie hanno una manica piu' noiosa dell'altra. Non ho mai capito come sia possibile, ma tant'e'.

Il rapporto d'amore e odio con le camicie e' nato ad Edinburgh, quando ho scoperto che le camicie non escono stirate dalla lavatrice. E cosi' e' nata "la domenica sera della camicia", ovvero quella sera della settimana dove volente o nolente sei costretto a casa, e da buon massaio ci si dedica alla stiratura (to iron da queste parti, pronunciato aion). E' anche un'occasione per guardare qualche telefilm: insomma, c'e' anche un buon risvolto culturale legato all'evento.

Da Edinburgh le camicie si son spostate con me a Darlington, moltiplicandosi. E pure il tempo da dedicarci si e' moltiplicato, cosi' da un telefilm domenicale ora ho la fortuna di vederne due, tre se le camicie son particolarmente ardite o agitate.

venerdì 4 aprile 2008

Il passante ferroviario di Torino

Di solito me ne frego abbastanza di cosa fanno a Torino, faro' quindi un'eccezione.

Tempo fa giravo in rete, ed ho trovato questo sito: Marmox's site - Torino, foto, cantieri e Spina 3. Il sito e' mantenuto da un simpatico torinese con l'hobby della fotografia, che e' riuscito a scendere nel passante ferroviario di Torino ancora in costruzione. Ha documentato tutto con molte foto, tutte pubblicate su questa pagina. Direi che e' una bella anteprima di quello che sara' quest'opera.

venerdì 28 marzo 2008

E' tempo di vot(azion)i

Ho ricevuto oggi le cartoline elettorali, direttamente a casa. Me le ha spedite l'ambasciata, in un plico, con tanto di istruzioni per l'uso.

Sono prevenuto. Ero convinto di trovarmi di fronte il solito pasticcio burocratico italiota, invece son rimasto piacevolmente sorpreso quando ho letto il foglio-guida. Tutto molto semplice: si vota su delle cartoline simili a quelle che ci sono nelle cabine elettorali, con una croce sopra il simbolo preferito. Si mettono quindi le due cartoline (camera dei deputati e del senato) in una busta bianca, anonima e sigillata, la quale va a sua volta in un'altra busta preaffrancata e precompilata, destinazione ambasciata. Nell'ultima busta, oltre alla busta bianca, va anche messo un foglietto definito "ricevuta" che identifica l'elettore con un numero (probabilmente il codice con cui son iscritto all'AIRE). La ricevuta credo (spero) serva solo per evitare che la gente voti piu' volte o a nome di altri.

Non e' male votare per corrispondenza.

mercoledì 26 marzo 2008

E' tempo di voti

Un po' come all'universita': con la Pasqua finiva il secondo trimestre, e la sessione di esami portava tutti i nodi al pettine. Cosi' oggi ho ricevuto le valutazioni del Q1, mie e degli altri graduates. In una sorta di bacheca via internet che ricorda molto quella del dip inf di Torino!

Su una media del 74%, ho preso 76%. Pur continuando a parlare un inglese quantomeno ridicolo, mi ha fatto piacere essere in media. Forse, alla fin fine, non e' cosi' ridicolo come mi sembra.

lunedì 24 marzo 2008

Quelli si' che erano tempi

Mi sono imbattuto in questa piccola guida datata 1955: The Good Wife's Guide. L'ultimo punto e' qualcosa di geniale!

Credo comunque che sia un falso.

venerdì 21 marzo 2008

Tiriamo due somme

Sono passati circa cinque mesi da quando ho iniziato a lavorare, provo ora a fare un resoconto di quello che è andato bene e quello che è andato male. Cercerò di scrivere questo post in modo che sia il più possibile compatibile con il traduttore automatico di Google, per la gioia di Adam.

Complessivamente dico che l'esperienza è andata bene fino ad ora: i punti positivi sono maggiori di quelli negativi. Iniziamo con quelli negativi.

Darlington. Se dovessi dire la cosa peggiore di questo periodo, il primo pensiero andrebbe alla città dove mi trovo. Darlington è un posto abbastanza triste, che offre poco ai giovani. Arrivando da Edinburgh, ho patito parecchio questa situazione. Ora mi sto abituando, purtroppo.

Lavoro. La mancanza di pressione è uno dei punti negativi del lavoro che sto svolgendo. L'ambiente è molto calmo, troppo per i miei gusti: probabilmente è dovuto alla natura del contratto. Una parola sullo stipendio poi: per quanto possa sembrare elevato per gli standard Italiani, e superiore alla media di altri contratti uguali in aziende diverse, lo considero comunque basso. La loro scusa è che devono fare fronte alle spese per il graduate training e che non abbiamo esperienza. Il lavoro da un certo punto di vista se ha un po' tradito le mie aspettative: credevo di venire coinvolto maggiormente nel design di progetti, piuttosto che nella realizzazione. Sentendo però altre persone che hanno intrapreso questo percorso prima di me, mi sono rassicurato del fatto che questo è una sorta di percorso obbligato all'inizio.

Finalmente quelli positivi.

Lavoro. A parte la mancanza di pressione, lavorare per una grande azienda, su cose completamente nuove per me (settore trasporti ferroviari) è molto interessante. Alla fine c'è sempre qualcosa da fare, tra progetti vecchi e nuovi da finire. L'ambiente è ottimo, sia con i colleghi che con i superiori; mi viene e mi verranno forniti molti training e certificazioni: sta solo a me spingere nella giusta direzione, ovvero di cercare di ottenere le certificazioni che mi saranno utili in futuro. Esco ogni giorno alle 4 e 1/2, e questo è bene! Non dimentico che comunque sto lavorando in Inghilterra, dove, a parte la lingua, trovo molto diversa la cultura: sono quindi molto soddisfatto che me la stia cavando.

Amici. Ho trovato un ottimo coinquilino, ed a breve andremo ad affittare casa insieme, dal momento che ora siamo sotto lo stesso tetto del padrone di casa, e risulta un po' noioso.

Tempo libero. Tolta la città che non offre molto, ci sono molti posti dove andare alla sera, e non distano tanto: Yarm o Durham per stare sotto la mezz'ora di distanza, Newcastle o York un poco più distanti, ed Edinburgh a due ore. Spesso vado anche a Londra, per fare da guida agli amici che mi vengono a trovare dall'Italia. Palestra e PS3 completano i pomeriggi.

Il fatto poi di vivere da solo mi soddisfa sempre: insomma per ora va bene.

venerdì 14 marzo 2008

Tasse

Quelli delle tasse vogliono sempre farti pagare di piu' del dovuto. Sempre. Ovunque. In qualsiasi modo.

Da quanto ho capito, il sistema dell'erario per i dipendenti come me funziona in questo modo: ad ogni persona viene assegnato un tax code, in base al suo status. Io possiedo il codice 522L, che significa che £5225 del mio stipendio annuale non sono tassati, £2300 son tassati al 10% ed il rimanente al 22%.

Ad ogni fine anno fiscale (che corrisponde ai primi di Aprile) ogni persona riceve dal suo datore di lavoro un modulo detto P60, in cui risulta il resoconto di tutte le tasse pagate durante l'anno. Dal momento che su ogni busta paga risulta l'ammontare di tasse che si e' pagato l'anno corrente, se si e' lavorato sempre per la stessa azienda durante l'anno il modulo P60 dovrebbe rispecchiare una voce dell'ultima busta paga.

Il mio problema e' che ho iniziato a lavorare per la AO il 15 di Ottobre, ma durante l'anno ho anche lavorato ad Edinburgh in discoteca: putroppo pero' all'epoca non conoscevo il sistema delle tasse, e non mi ero mai posto il problema di verificare quanto pagassi.

Fattosta' che non so se ho pagato tutte le tasse, sia meno che di piu'. Tendo a pensare che ne abbia pagate di piu'. Perche', come ho detto all'inizio, quelli delle tasse vogliono sempre farti pagare di piu' del dovuto. Sempre. Ovunque. In qualsiasi modo.

Potrei aspettare il P60 con il riepilogo, ma perche' fare io lo sbattone di fare tutti i calcoli, quando quelli dell'ufficio delle tasse son li apposta? Gli scrivero' una lettera dicendo di controllare.

giovedì 13 marzo 2008

Washington

Dovevo scrivere in inglese, ma non lo faccio.

Non c'ho voglia. Inoltre la maggior parte delle visite, stando a Google Analytics, arrivano dall'Italia, quindi non vedo perche' debba scrivere in inglese!

La macchina si e' di nuovo rotta, ed e' stata di nuovo riparata. La cosa noiosa e' che questa nuova rottura e' arrivata proprio nella settimana in cui avevo un corso di web development nel ridente paesino Washington. Washington, ovviamente in UK, rimane 30 miglia a nord di Darlington. Non e' collegato con il treno, quindi ho dovuto usare la combo treno-taxi: treno fino a Chester-Le-Street, e poi taxi fino alla societa che teneva il corso (la Xpertise, tanto per cambiare!).

Il corso e' stato interessante, una lunga ed approfondita ispezione al modo di sviluppare web applications con C#.NET e VB.NET.

La palla e' stato il taxi, ogni giorno. Al mattino io in genere ho poca fame, e ancor meno voglia di parlare. O mi metto in macchina e ascolto la radio, o in treno con l'ipod. Ma in taxi, col taxista che ha voglia di far due chiacchiere, e' una tortura. E di dove sei, e come mai sei qua, e preferisci l'Italia o il nord-est, e il cibo, ti trovi bene? E che due palle! Ho sonno, non me ne frega nulla di sapere la tua vita, fregatene della mia! Il peggio l'ho avuto a ribeccare gli stessi taxisti, che, non sapendo piu' cosa chiedermi, iniziavano a richiedermi le stesse cose.

Dopo un weekend passato a Londra con i miei, son tornato bello carico Lunedi' a riprendere la macchina dal carroziere. Ed una bella mazzata mi aspettava. Han dovuto cambiare la testa del motore, e varie parti che si erano corrotte. Il problema era che dalla testa usciva pressione che entrava nel sistema di raffreddamento, la pressione faceva saltare valvole e quant'altro e il raffreddante usciva. Morale della favola, esci un po' di centoni e hai la tua macchina indietro.

gota geta train 2go c a girl allda way in manchesta!

martedì 26 febbraio 2008

ITIL, PS3, COD4, LON e nuova casa

Tanta carne al fuoco, sara' anche perche' e' da un po' che non scrivo.

Iniziamo con l'ITIL. Sono finalmente certificato in Foundations of IT Service Management Based on ITIL V3. Mica poco, eh? Ora, dovessi spiegare cosa sia il Service Management, mi troverei un po' in difficolta'. A grandi linee consiste in un insieme di regole per fornire al meglio servizi all'utenza. Questo e' tutto quello che so! E' una cosa noiosa, a tratti inutile, ma pare sia buona per il tuo curriculum. Durante l'esame ho conosciuto una ragazza, con cui ho parlato un po' di lavoro e argomenti simili. Si', son capace a parlare solo di quello con le ragazze. Abbiam parlato appunto dell'ITIL, e di un'altra qualifica che lei avrebbe sostenuto il giorno dopo, chiamata PRINCE2, che tratta il project management. Ho una mezza idea di provare anche quella, magari questo autunno, sempre che la Atos me la sponsorizzi.

PS3 e COD4. La Playstation mi ha cambiato la vita, lo sento. E' una figata assurda. Assurda quanto il prezzo: £339 per avere console, un joypad e 3 giochi, di cui uno bello (COD4, ovvero Call of Duty 4). A parte questo, e' bella, nera luccicante, atteggiamento aggrssivo. Funziona da stazione multimediale, ha un HD da 40Gb, si collega ad internet via wifi, i controller sono wireless, bluetooth per l'auricolare.. insomma, sta veramente un pezzo in la. Call of Duty 4 poi e' qualcosa di inumano: il gioco per se e' caruccio, ma in multiplayer, contro altra gente vera, e' spettacolare! Sono completamente drogato, e anche se sono abbastanza scarso per ora, a forza di andare a dormire alle 4 di notte sparando ad arabi e russi qualcosa imparo. Ho anche altri due giochi, Ridge Racer 7 e MotorStorm, che non ho ancora provato: son ancora li implasticati.

LON, Londra. Son stato lo scorso weekend a Londra con Ale, ed ho potuto finalmente farmi un bel giretto. Abbiam alloggiato al Park Inn, ed una doppia l'abbiam pagata £89 a notte. Non male per un 3 stelle a nord di Hyde Park. Londra da turista e' tanto bella quanto da lavoratore. Solito giro per tutti i palazzi, chiese e monumenti famosi: la cosa piu' seria comunque e' stato l'acquisto del cappello a tuba lungo con la bandiera inglese sopra! Torno a Londra il prossimo weekend che vengono su i miei: di nuovo un altro giro per la capitale.

Per quanto riguarda la nuova casa invece non so ancora molto. Io e Rob siamo andati a vedere un flat qui dietro a dove viviamo. Lui e' intenzionato ad aprire un mutuo, ma dubito ce la faccia da solo a pagar tutto. Quindi gli ho proposto un mutuo insieme, vediamo cosa ne verra' fuori. L'appartamento e' nuovo, caruccio, al piano terra: avrei quindi a disposizione il giardinetto per i barbecue!

giovedì 14 febbraio 2008

Merda la macchina

Sono quasi a 100 post. Dal 100esimo scrivero' in inglese, sempre su questo blog.

L'altra mattina volevo andare in ufficio in macchina. Come ogni giorno. E invece no.

Accendo il motore, metto il riscaldamento al massimo puntato sul parabrezza, per togliere il ghiaccio del mattino che si attacca al vetro. Dopo qualche minuto, riesco a ritagliarmi uno spazio tra il frost, e decido di prender la via per l'ufficio. Faccio per riaccendere la macchina, ma nulla, non parte. Cazzo. Provo, riprovo, sembra un problema con la batteria. Alla fine si mette in moto, tengo i giri abbastanza alti, perche' sembra non tenere il minimo.

Dopo 10 metri si spegne. Provo a riaccenderla, ma il rumore era questo: tac... tac... tac... : motorino andato. Chiamo Peter, ed appena arriva proviamo con i cavi a rianimarla. Nulla. Rimaniamo che lui la porta da un suo amico meccanico, io vado in ufficio che era gia' tardi.

Alla fine sono £115: £45 per motorino e radiatore (che il meccanico scopre che perdeva, lo sospettavo), £70 di manodopera.

Il meccanico mi ha detto che per il resto il motore e' a posto, non dovrei avere ulteriori problemi. Mi tocco.

Ah, Adam mi ha dato un link simpatico, per risalire al problema della macchina partendo dal suono. Il sito e' della AA, quei simpaticoni a cui pago mensilmente una quota (ridicola, ok) per venirmi a prendere se la macchina e' in panne. L'altra mattina ho scoperto l'assicurazione e' valida solo se sono ad almeno un miglio di distanza da casa.

sabato 9 febbraio 2008

Cambiare casa

Cambiare casa e' spesso frustrante. In particolare perche' devi informare del tuo spostamento banca, carta di credito, assicurazione, lavoro, uffici pubblici ecc ecc. Ho subito la frustrazione della mia coinquilina in questi giorni.

Per rendere meno frustrante la vicenda, c'e' un servizio su questa isola che si chiama House moving and online change of address service. Questo servizio, totalmente gratuito, si preoccupa di segnalare a tutte le istituzioni (che hai preventivamente indicato) il tuo recente spostamento. Il sito si presenta in maniera molto semplice: una volta effettuata la registrazione, ti viene proposto un elenco infinito di istituzioni bancarie, assicurazioni e servizi pubblici a cui puoi segnalare il tuo cambio d'indirizzo. A te non spetta altro che indicare le istituzioni che ti interessa informare, e loro, elettronicamente o via posta ordinaria, si preoccuperanno di aggiornare il tuo indirizzo.

Un altro aspetto molto interessante e' un servizio offerto dalle poste nazionali chiamato Royal Mail Redirection: e' possibile farsi redirigere tutta la posta inviata ad una certa destinazione verso un altro indirizzo, per un tempo che varia da un mese a un anno. Questo servizio, a pagamento e sotto determinate condizioni (la posta dev'essere per forza una lettera o una busta, non un pacco), ti permette di ricevere la posta nella tua nuova abitazione, anche se destinata al tuo vecchio indirizzo.

Insomma, bisogna cambiar casa.